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Sabato, 20 Aprile 2024
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No Tav: "Bene il divieto per Tir in Tirolo"

I divieti furono introdotti nel 2008 ed annullati nel 2012 e la percentuale di passaggi sulla RoLa, la società intermodale partecipata dalla Provincia, sono state dimezzate nonostante le invocate strategie di passaggio del traffico su rotaia. Gli imprenditori però puntano il dito contro il nuovo divieto: "E' concorrenza sleale"

Continua  a far discutere il divieto di transito settoriale per i camion varato dal Tirolo: "Non vale per le merci provenienti dal Tirolo e quindi si verrà a creare una situazione di concorrenza sleale - questa la denuncia di Assoimprenditori - con il pretesto della tutela dell'ambiente il Tirolo favorirà semplicemente la sua economia locale".

Di diverso avviso i comitati No Tav trentini e altoatesini: "Da tempo sosteniamo che una delle misure in grado di ridurre da subito il traffico merci su gomma spostandolo sulla ferrovia sia proprio l’introduzione dei divieti settoriali". Divieti di questo tipo erano stati adottati dall'Austria a partire dal 2008 salvo poi essere annullati con una sentenza della Corte di Giustiziia Europea del dicembre 2011. L’abolizione del divieto nel dicembre 2011 ha inciso soprattutto sull’utilizzazione dell’offerta Rola: nel 2012, in diverse tappe, tale offerta è stata limitata notevolmente. Se nel 2010 transitavano ancora 27 coppie di treni, da dicembre 2012 il loro numero è sceso a 16".

"La quota della Rola rispetto al traffico pesante complessivo sul Brennero è passata dal 13 per cento nel 2010 a meno dell’8 per cento nel 2012. Quest’ultima percentuale corrisponde all’incirca a quella registrata prima dell’introduzione del divieto settoriale di transito nel 2008" conclude l'articolo, pubblicato sul sito No Tav Brennero, clicca qui. E' chiaro: il ritorno al trasporto su gomma, dopo l'abolizione del divieto, ha fatto registrare un calo di traffico (quindi di commissioni, quindi di entrate finanziarie) alla cosiddetta "autostrada viaggiante", la RoLa, partecipata anche dalla Provincia di Trento, che ora invoca strategie comuni per  il traffico su rotaia. Comprese quelle, con buona pace dei No tav, che riguardano il Tunnel  del Brennero. 

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