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Economia

I dati dell'Istat, disoccupazione in crescita in Trentino

Con un tasso del 4,5% la disoccupazione media annua nel 2011 risulta in crescita di 0,2 punti percentuali rispetto al 2010 quando il dato si fermò al 4,3%. Era stata del 3,5% nel 2009, del 3,3% nel 2008 e del 2,9% nel 2007

Il mercato del lavoro in Trentino, nonostante la crisi economica in atto, tiene nei suoi dati fondamentali, ma l'ultima rilevazione Istat sulle forze di lavoro in Italia mostra un sensibile peggioramento del tasso di disoccupazione nell'ultimo trimestre del 2011. Per la Cgil del Trentino i dati dell'istituto nazionale di statistica vanno valutati con attenzione e tenuti in debita considerazione. 

Con un tasso del 4,5% la disoccupazione media annua nel 2011 risulta in crescita di 0,2 punti percentuali rispetto al 2010 quando il dato si fermò al 4,3%. Era stata del 3,5% nel 2009, del 3,3% nel 2008 e del 2,9% nel 2007 quando si raggiunse uno dei risultati migliori per il mercato del Trentino grazie alla sostenuta crescita economica registrata in quell'anno.
 
Restano invariati le medie annuali del tasso di attività e il tasso di occupazione che registrano rispettivamente la percentuale di chi ha un impiego e di chi cerca o ha un'occupazione sul totale della popolazione tra 15 e 64 anni. Gli attivi infatti nel 2011 sono stati ben il 69,2% del totale del campione contro il 69,1% medio del 2010. Gli occupati invece sono stati il 66,1% nel 2011 contro il 66% del 2010. Inoltre, il numero di occupati alle dipendenze nel quarto trimestre 2011 risulta pari a quello registrato nello stesso periodo del 2010 a quota 182mila posti di lavoro. 
 
"Questi dati – sostiene Franco Ianeselli, della segreteria della Cgil del Trentino – confermano che il mercato del lavoro locale sostanzialmente tiene sebbene il quadro generale è in via di deterioramento a causa dell'andamento non certamente positivo dell'economia anche a livello europeo. Nel 2011 infatti gli occupati sul totale della popolazione in età da lavoro risultano stabili, anche se il mercato del lavoro provinciale fatica ad assorbire le persone in cerca di lavoro. A fine 2011 l'Istat registra in Trentino 11mila disoccupati, mille in più rispetto al 2010". 
 
A preoccupare la Cgil del Trentino è il dato congiunturale registrato nel quarto trimestre 2011 quando la disoccupazione ha registrato un balzo record al 5,9%. Rispetto allo stesso periodo del 2010 si tratta di un aumento pari ad 1,8 punti percentuali. "Quest'ultimo dato – continua Ianeselli – è molto preoccupante e va quindi monitorato nei prossimi trimestri. Sapevamo che la congiuntura economica che, a causa della crisi dei debiti sovrani in Europa, ha portato l'Italia in recessione proprio alla fine del 2011, avrebbe fatto sentire i propri effetti negativi anche sul mercato del lavoro trentino. Ma il dato di dicembre non va per questo sottovalutato. Va poi rilevato che il balzo più significativo nel numero dei disoccupati riguarda la componente maschile". 
 
"Mentre in Alto Adige i tassi di occupazione e di attività risultano più alti di quelli trentini – conclude il dirigente sindacale della Cgil – la nostra provincia sembra allinearsi ai dati medi del Nord Est confermandosi comunque tra i mercati del lavoro migliori a livello nazionale. Per migliorare queste performance, come è necessario fare, sono importanti gli strumenti di sostegno alla crescita di cui la Provincia si è dotata negli anni e che le imprese debbono saper sfruttare al meglio per innovare le proprie produzioni ed investire su se stesse. Alle politiche pubbliche di rilancio delle attività economica deve corrispondere poi un impegno altrettanto forte sul versante del raccordo tra domanda e offerta di lavoro attraverso i percorsi di orientamento, attivazione e riqualificazione di tutti coloro che sono in cerca di un impiego". 
 
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