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Economia

Acquisto e ristrutturazione della prima casa: a ottobre fondo operativo

L'indicatore Icef del richiedente non deve superare lo 0,45. Saranno sostenuti mutui ipotecari accordati da banche convenzionate con l'ente di garanzia nel limite di importo di 300 mila euro e per una durata non superiore a 25 anni

Il fondo speciale di un milione di euro per l'accesso al credito per l'acquisto o la ristrutturazione  della prima casa sarà operativo dall'ottobre 2013. Il provvedimento, approvato a dicembre 2012, prevedeva l'adozione di un nuovo strumento, un ente di garanzia con il quale integrare le garanzie richieste dalle banche nel momento in cui viene richiesto ad esse il mutuo da parte del cittadino. Con una nuova decisione la Giunta provinciale ha definito i criteri per la scelta dell'ente che gestisce l'attività di garanzia e dell'eventuale ente gestore del Fondo, approvando anche la documentazione accessoria. 

Possono richiedere accesso al fondo i soggetti che intendono avviare un'operazione di finanziamento per l'acquisto, la ristrutturazione o l'acquisto/ristrutturazione dell'immobile e relative pertinenze da destinare ad abitazione principale. Le operazioni di finanziamento ammesse sono rappresentate da mutui ipotecari accordati da banche convenzionate con l'ente di garanzia nel limite di importo di 300 mila euro e per una durata non superiore a 25 anni. L'ente che si occuperà della selezione dei benficiari dovrà avere acquisito una comprovata esperienza, almeno triennale, nella gestione di fondi pubblici e/o privati a favore di soggetti imprenditoriali, per un importo minimo di 400 mila euro. 
 
 
Interventi che possono essere garantiti
 
L'immobile non deve rientrare naturalmente nelle categoria catastali A1 (abitazioni di tipo signorile), A8 (ville) e A9 (castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici). Coloro che intendono accedere agli interventi del Fondo devono possedere un indicatore Icef non superiore a 0,45; dimostrare la sostenibilità delle obbligazioni che assumono con il mutuo rispetto alla situazione reddituale del nucleo familiare di appartenenza. La richiesta di accesso al Fondo deve essere supportata da una deliberazione della banca che attesti una valutazione positiva della capacità del richiedente di assolvere le obbligazioni assunte con il mutuo, considerando la situazione reddituale del nucleo familiare.
 
Dove andranno presentate le domande
 
Direttamente alla banca, convenzionata con l’Ente di garanzia. Verificato che le garanzie offerte dall’utente non sono sufficienti per erogare il prestito richiesto, la banca avvisa l’utente che esiste la possibilità di fare richiesta di accesso al Fondo di garanzia.  
 Se l’utente decide di beneficiare del Fondo, la banca raccoglie per conto dell’Ente di garanzia la domanda di accesso al Fondo e la relativa documentazione attestante il rispetto dei requisiti di cui all’art. 2 dei criteri attuativi.

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