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Economia Centro storico / Via del Brennero

Centri commerciali: i nuovi progetti ridotti ad un quarto dal 2000 ad oggi

Nel 2000 erano stati preventivati progetti per 60.000 metri quadrati, ora le Comuità di Valle hanno approvato la programmazione urbanistica e la superficie totale è di 15.000. Crisi o sensibilità "green"?

Crisi, o sensibilità "green": la domanda di spazi per le attività commerciali è in calo e così i 60.000 metri quadri preventivati nel 2000 si sono ridotti di tre quarti. L'iter in materia di programmazione urbanistica da parte delle varie Comunità di Valle si è concluso nei giorni scorsi e prevede progetti per un totale di 15.000 metri quadrati, in 42 comuni, da dedicare ad attività commerciali. "Rispetto alla fase espansiva degli anni precedenti possiamo certamente affermare che il Trentino ha cambiato rotta - commenta il vicepresidente della Provincia Alessandro Olivi, padre della legge provinciale che ha dato vita a questa nuova impostazione - indirizzandosi verso un commercio più a misura di territorio, che punta sulla qualità e non sulla quantità".

E' innegabile però che la nuova rotta è data anche da una minore domanda da parte del settore, insomma si è fatta di necessità virtù. Gran parte dei progetti prevedono inoltre il recupero di immobili esistenti. Rimane tra i progetti ex novo quello del centro commerciale delle Masere, a Lavis, per il quale la Provincia era stata costretta a nominare un commissario. Non sarà però "l'ennesimo grande centro commerciale" assicura Olivi, ma un progetto di "recupero dell'area".

"L'auspicio - ha concluso Olivi - è che adesso anche Trento, su cui cade una forte responsabilità di pianificazione delle future aree commerciali, possa valorizzare al massimo le prerogative che la legge concede ed inserire dentro, e non fuori la città, eventuali format moderni ed innovativi che facciano del commercio un elemento di attrattività, anche a sostegno del turismo". 

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