Controlli della Finanza sugli inquilini Itea: il 67% dei casi riguarda italiani
Protocollo d'Intesa tra Itea e Guardia di Finanza a caccia dei "furbetti" delle case popolari
Caccia ai "furbetti" delle case popolari: la Guardia di Finanza di Trento ha presentato i dati di due anni di controlli sui titolari di appartamenti agevolati da parte di Itea, in Trentino e di Ipes, in Alto Adige. In totale sono stati 43 gli interventi ispettivi avviati, i contributi contestati ammontano a 150.000 euro, la maggior parte, però, in provincia di Bolzano.
Sul totale dei controlli gli inquilini ai quali sono state rivolte contestazioni per "omessa o incorretta autocertificazione dei redditi" sono italiani nel 67% dei casi, stranieri per il restante 33%. Si tratta di casi in cui gli elementi di calcolo dell'indicatore Icef, che serve a stabilire se si ha diritto o meno alla casa popolare, sono stati volutamente falsati.
La Guardia di Finanza ha sottoscritto con l'ente provinciale per l'edilizia abitativa, Itea, un Patto d'Intesa per rendere più efficaci i controlli ed evitare che chi non ne ha diritto acceda all'appartamento pubblico, lasciando invece esclusi i bisognosi. Chi sarà scoperto con una posizione irregolare dovrà restituire i benefici indebitamente percepiti e sarà segnalato al Servizio della Provincia Autonoma di Trento per l’irrogazione delle sanzioni previste oltre che, nell caso vi siano gli estremi, all'Autorità Giudiziaria.