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Camera di Commercio mai più senza donne: Maestri (PD) deposita il disegno di legge

Promuovere le pari opportunità tra uomo e donna, anche attraverso le nomine che garantiscano la presenza di entrambi i sessi negli organi collegiali, è tra le finalità inserite nello statuto della Camera di Commercio di Trento. Una finalità che rimane però sulla carta, come dimostra la composizione del consiglio recentemente nominato, tutto al maschile.

Se l'articolo dello statuto viene disatteso allora occorre una legge che lo faccia rispettare: di questo sono convinti i sei consiglieri provinciali del partito democratico che hanno sottoscritto il disegno di legge promosso dalla consigliera Lucia Maestri che si propone di modificare in tal senso la legge regionale del 9 agosto 1982 che regola le Camere di Commercio di Trento e Bolzano.

Ieri il presidente dell'ente camerale Giovanni Bort ha incontrato la segretaria del PD Giulia Robol e la collega dell'UPT Donatella Conzatti che per prima aveva criticato la scelta di nominare un consiglio senza nemmeno una donna. In occasione dell'incontro il presidente Bort ha dichiarato il suo appoggio al disegno di legge del PD che andrebbe ad uniformare la legge regionale a quella nazionale, dove è già previsto l'obbligo di una presenza femminile del consiglio camerale. 

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