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Sait: tiene il fatturato, cambiano i prodotti scelti dai consumatori

Cambiano i prodotti nel carrello delle famiglie, la carne bianca è preferita a quella rossa per esempio, ma il fatturato di Sait conferma quello del 2012 con appena uno 0,5% in meno. La spesa diventa sempre più quotidiana e la vendita si gioca in gran parte sulle offerte. Presentato alla stampa il bilancio 2013

Il fatturato di Sait per il 2013  tiene nonostante la contrazione dei consumi. Cambiano le strategie di acquisto e fare la spesa diventa sempre più uno slalom tra le offerte. I dati sono stati presentati in occasione del bilancio 2013, che verrà illustrato ai soci in occasione della 114a assemblea in programma domenica prossima. Tengono le vendite: Il consorzio è riuscito a mantenere il fatturato a 320 milioni di euro (lo 0,5% in meno rispetto al 2012), a cui si aggiungono i 51 milioni dei due Superstore e 9 milioni e mezzo della catena altoatesina Gol. In flessione anche gli utili che segnano un -4%.

Cambiano anche le strategie di acquisto nel carrello da parte delle famiglie: la carne bianca è preferita a quella rossa, e si acquistano più materie prime a discapito dei prodotti pronti, più veloci ma molto più cari. Da registrare anche un ritorno al rito quotidiano della spesa. Chi può acquista quello che serve quotidianamente evitando le scorte mensili più dispendiose. Non cambia invece l'intelaiatura generale della cooperazione di consumo, che può contare su quasi 800 punti vendita complessivamente serviti, un vero e proprio presidio per i territori di montagna, che persiste grazie anche ad un binomio virtuoso con il turismo. 

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