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Arcese, niente esuberi ma cassa integrazione per un anno

La firma di ieri a Roma in calce all'accordo per l'avvio della cassa integrazione, permetterà di coprire fino a 240 lavoratori della società di autotrasporto per dodici mesi, a partire dal 2 aprile prossimo

Ieri, con l'ipotesi di accordo a Roma tra sindacati e azienda, sono stati scongiurati glie suberi per la Arcese, impresa di trasporti che in primo tempo sembrava avesse scelto di rinunciare a 250 dipendenti. Ci sarà la cassa integrazione.

Oggi le prime assemblee dei lavoratori. "Con l'accordo di ieri abbiamo salvaguardato l'occupazione in una fase critica per il settore, limitando al massimo l'impatto sui lavoratori grazie alla cassa integrazione a rotazione e all'anticipo delle indennità - dice Giuseppe Dossi, della Filt Cgil del Trentino - Ora dobbiamo lavorare affinché i dodici mesi di straordinaria garantiscano la possibilità di riconquistare quote di mercato e rilanciare così l'azienda. Su questo punto vogliamo impegni chiari". 
 
La firma di ieri a Roma in calce all'accordo per l'avvio della cassa integrazione, permetterà di coprire fino a 240 lavoratori della società di autotrasporto per dodici mesi, a partire dal 2 aprile prossimo.  Ora la crisi aziendale sarà affrontata senza l'assillo di una imminente ristrutturazione: "I dodici mesi di sospensione – conclude Dossi – devono servire a rilanciare l'attività di Arcese per rafforzare l'azienda e con essa il futuro occupazionale dei suoi dipendenti".
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