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Lavoro: accordo Provincia - Inps per aumentare l'occupazione

Due schemi di convenzione fra la Provincia autonoma di Trento e l'Inps che puntano ad incrementare l'occupazione, l'uno attraverso contratti di solidarietà espansivi, l'altro mediante patti generazionali

Approvati oggi dalla Giunta provinciale, su proposta del presidente Alberto Pacher, due schemi di convenzione fra la Provincia autonoma di Trento e l'Inps che puntano ad incrementare l'occupazione, l'uno attraverso contratti di solidarietà espansivi, l'altro mediante patti generazionali. La Provincia finanzia - con quanto erogato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e con le risorse disponibili sul bilancio dell'Agenzia del Lavoro - nei limiti di 7.000 euro per lavoratore, la contribuzione volontaria e il 50% della perdita retributiva connessa alla riduzione dell'orario di lavoro. L'INPS, attraverso la stipula della convenzione, si impegna alla gestione delle richieste di contribuzione volontaria.

Le deliberazioni fanno seguito ai decreti del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali emanati in materia per sostenere i lavoratori che accettano riduzioni d'orario, a fronte di assunzioni a tempo indeterminato anche con contratto d'apprendistato, attraverso la partecipazione alla copertura della perdita contributiva e retributiva conseguente a questa scelta. La durata dell'intervento non può essere superiore a 36 mesi e con il limite massimo di spesa di 7.000 euro per lavoratore. I patti o staffette generazionali prevedono una riduzione dell'orario di lavoro per lavoratori che abbiano superato i 50 anni di età e che raggiungano i requisiti minimi per il pensionamento nei 36 mesi successivi alla data di stipula dell'accordo sindacale, a fronte della contestuale assunzione a tempo indeterminato di giovani di età compresa fra i 18 e i 35 anni.

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