Zanzara tigre: al via la disinfestazione dei tombini. Il Comune: "Serve la collaborazione dei cittadini"
Al via l'annuale campagna di disinfestazione, ma il Comune lancia l'appello: "Fondamentale il trattamento in giardini privati per limitare il fenomeno". Ecco alcuni consigli
Segnalata in Italia a partire dal 1990 la zanzara tigre si è diffusa ormai da un decennio anche in Trentino. L'ente pubblico mette in campo campagne di disinfestazione volte a contenerne la diffusine ma, spiega una nota del Comune di Trento, "è indispensabile che la lotta all’insetto sia condotta anche dai privati nelle loro aree".
Pastiglie per trattamenti domestici, da qualche anno, sono disponibili nelle Farmacie comunali. "la mancata manutenzione ordinaria degli spazi verdi privati può vanificare l’attività di disinfestazione operata dall’Amministrazione comunale. Realisticamente l’eliminazione di tale insetto non è perseguibile ma è possibile rallentare significativamente l’estensione dei focolai attuando anche nelle aree private delle semplici e periodiche operazioni" prosegue la nota.
La zanzara tigre ha scarse capacità di spostamento in forma autonoma, le sue larve si sviluppano in piccole raccolte di acqua stagnante o a lento deflusso come tombini, caditoie, griglie di raccolta di acque piovane, piccoli contenitori, sottovasi, innaffiatoi. Un buon accorgimento è quello di non lasciare all'aria aperta contenitori che potrebbero riempirsi d'acqua e creare ristagni, o di coprirli nel caso non sia possibile rimuoverli.
Il Comune sta provvedendo in questi giorni alla disinfestazione di tombini e caditoie nelle aree pubbliche. Per segnalazioni ed informazioni i siti di riferimento sono quello dell'Azienda Sanitaria, con consigli sui prodotti da utilizzare, e quello del Muse, ente deputato al monitoraggio del fenomeno, dove esiste anche un'indirizzo email dedicato: zanzara@muse.it. La Provincia autonoma di Trennto ha realizzato un nuovo opuscolo informativo con i consigli suii metodi da utilizzare, cllicca qui: zanzara-2017-web