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Cronaca Centro storico / Piazza Dante

Vitalizi: restituiti 17 milioni

La Corte dei Conti: "Un dato estremamente positivo che serve a rafforzare il rapporto fiduciario tra i cittadini e le Istituzioni è che parte di questi fondi (3.8 milioni di euro) sono stati assegnati e in parte anche già utilizzati"

Una collaborazione istituzionale fondamentale quella tra la Corte dei Conti e l'Ufficio di Presidenza del Consiglio della Regione Autonoma Trentino Alto Adige. L'ha ricordata, nella propria relazione, il procuratore regionale Paolo Evangelista, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario, alla quale ha preso parte la presidente, Chiara Avanzo. "In questo anno da presidente - ricorda Chiara Avanzo - ho avuto occasione di incontrarmi più volte con il procuratore e il sostegno che ha dato alle nostre iniziative, oltre alle precise indicazioni che ci ha fornito, è stato basilare. La Corte dei Conti è un organo di primaria importanza e la collaborazione che abbiamo avviata è una tutela straordinaria in primo luogo per tutti i cittadini". Una sinergia, come ha detto lo stesso Evangelista, "finalizzata a monitorare l'esito del recupero degli importi corrisposti a consiglieri in carica in precedenti legislature e delle procedure di riassegnazione delle quote del "Fondo Family", in attuazione della nuova disciplina sugli assegni vitalizi.

Ad oggi l'importo restituito, comprensivo delle quote riassegnate del "Fondo Family", ammonta ad €17.121.133,06, di cui € 4.131.119,14 sono già rientrati in contanti nel bilancio regionale. "Un dato estremamente positivo - prosegue Evangelista - che serve a rafforzare il rapporto fiduciario tra i cittadini e le Istituizioni è che parte di questi fondi (3.8 milioni di euro) pochi mesi fa con due delibere della Giunta regionale sono stati assegnati e in parte anche già utilizzati per finanziare progetti, nelle province di Trento e Bolzano, destinati ad aiutare le famiglie e l'occupazione".

I dati dell'attività della Corte dei conti nel 2015

Numero complessivo delle istruttorie aperte al 31 dicembre 2015 è in linea con l'anno precedente: 673, nel 2014 furono 687. In aumento le denunce di danno erariale prevenute anche in forma anonima (91). L'attività inquirente - che mediamente, in Trentino, permette di arrivare a sentenza con una media di 10 mesi - ha comportato 67 richieste istruttorie. Gli importi recuperati sono pari a 519.364 euro, sia in esecuzione di sentenze definitive, sia a seguito di riparazioni spontanee da parte dei presunti responsabili delle contestazioni. I sequestri conservativi, invece, hanno prodotto una somma di 2 milioni e 56.407 euro. Questi alcuni dati contenuti nella relazione presentata dal procuratore regionale della Corte dei Conti, Paolo Evangelista, in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario. Tra le fattispecie di responsabilità finanziaria rilevate dalla Corte dei Conti, vi sono danni conseguenti al mancato rispetto della disciplina urbanistica e ha concentrato approfondimenti anche sull'utilizzo dei fondi destinati a progetti di solidarietà internazionale mai realizzati o non correttamente rendincontati. In particolare sono stati depositati 20 atti di citazione per progetti il cui danno erariale è calcolato in 2 milioni e 58.993 euro e per altre 7 iniziative umanitarie da realizzare in Africa, per le quali i finanziamenti sono pari a 450.722 euro.

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