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Cronaca

La Biancofiore compra cartelli bilingue e Mountain Wilderness ripropone la Vetta d'Europa

Rispunta nel dibattito sulla toponomastica in Alto Adige la proposta di Mountain Wilderness: "ribattezziamo la Vetta d'Italia in nome dell'Europa". Assolutamente contraria Biancofiore che ha annunciato di pagare di tasca propriai cartelli bilingue

La bufera, mediatica, che ha investito la toponomastica di montagna in Alto Adige, è arrivata fino alla Vetta d'Italia. In virtù di un accordo tra il presidente della Provincia di Bolzano Luis Durnwalder ed il Ministro per gli Affari regionali Graziano Delrio, e sul quale quest'ultimo ha poi fatto "marcia indietro" dopo la visibilità mediatica dell'accaduto, ben 132 località, cime e sentieri montani del Sudtirol saranno segnalati sui cartelli solamente in lingua tedesca.

Sulla questione è intervenuta qualche giorno fa la coordinatrice regionale del Pdl, ora Forza Italia, Michaela Biancofiore, sottosegretaria alla Pubblica Amministrazione con delega allo sport, che ha annunciato di voler acquistare personalmente i cartelli bilingue da sostituire a quelli solamente in tedesco che verranno installati sui sentieri. Un'operazione che la stessa deputata stima in una spesa di 9000 euro.

Rispunta anche una vecchia proposta dell'associazione ambientalista Mountian Wilderness che già nel 2011 proponeva di cambiare nome alla vetta d'Italia ribattezzandola Vetta d'Europa, in nome della pacificazione tra i popoli del vecchio continente anche se formalmente la vetta più alta d'Europa è il Monte Bianco. La proposta era stata a suo tempo condivisa dai Verdi di Trento e di Bolzano nonchè dal presidente del CAI Giuseppe Broggi, e, va da sè,assolutamente bocciata dalla Biancofiore.

Ora gli attivisti di Mountain Wilderness approfittano del caso dei cartelli monolingue per ripresentare la proposta direttamente al Ministo Delrio: il punto più a nord del nostro Paese, che oggi si chiama Vetta d'Italia ma che in tedesco ha il nome, più "orografico" di Glockenkarkopf, dovrebbe chiamarsi Vetta d'Europa ed in tedesco Europa-Spitze.  "Siamo certi di trovare negli interlocutori la sensibilità profonda utile e necessaria ad affrontare questa svolta culturale tesa a leggere nell’Europa il grande riferimento politico di tutti gli Stati, le Regioni e i Popoli che vivono nel continente" dicono.

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