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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca Centro storico / Piazza Dante

Vernice rossa su palazzo Regione: "Come il sangue dei partigiani"

Il Palazzo della Regione a Trento è stato imbrattato di vernice rossa "come il sangue dei partigiani uccisi da Almirante". Lo spiega l'Assemblea antifascista di Trento su noblogs. Esclusa la "mano" anarchica o animalista

Il Palazzo della Regione a Trento è stato imbrattato di vernice rossa "come il sangue dei partigiani uccisi da Almirante". Lo spiega l'Assemblea antifascista di Trento su noblogs, facendo riferimento ad appuntamenti in ricordo del politico per cui era stata chiesta la disponibilità di locali della Regione e ora la richiesta è stata rinnovata. Dopo la rivendicazione si devono quindi escludere le ipotesi fatte in precedenza, cioè che la "mano" dietro al gesto fosse anarchica o animalista. 

"La scorsa volta - scrive l'Assemblea antifascista di Trento, che ha rivendicato l'azione di imbrattamento - avevano provato a tenere la conferenza in ricordo di Almirante, nel giorno della strage di Piazza Fontana, portando come relatore Cristiano De Eccher, custode dei timer con cui venne portato avanti l'attentato neofascista. La protesta dei famigliari delle vittime della strage e la mobilitazione degli antifascisti trentini impedi' che l'iniziativa si tenesse nel Palazzo della Regione (Fratelli d'Italia riusci' solamente a organizzare un'apertura straordinaria la sera stessa nella sua sede, blindata dalle forze dell'ordine)".

"Ieri gli stessi ambienti collaterali a Fratelli d'Italia - prosegue l'Assemblea antifascista di Trento - hanno riproposto la stessa iniziativa, sempre al Palazzo della Regione. Anche questa volta la cosa non e' passata pero' in silenzio. Una cinquantina di antifasciste e antifascisti ha raggiunto con striscioni la Regione, gettando vernice rossa (come il sangue dei partigiani uccisi da Almirante) e scandendo slogan contro la riabilitazione del leader dell'Msi ("Almirante boia"), che - ricordiamolo - oltre a essere stato un fucilatore di partigiani, fu anche fondatore della rivista ufficiale del razzismo fascista ("La Difesa della Razza"). Un razzismo di cui sono degni continuatori i suoi tanti epigoni, fra cui quelli presenti ieri sera in Regione".

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