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Cronaca Castello-Molina di Fiemme / Strada Statale 48

Fiemme, la banda smerciava anche marijuana: trovata valigetta con 1,5 kg in un cantiere

La valigetta sarebbe stata nascosta in un cantiere abbandonato da uno dei capi della banda smantellata nell'operazione di novembre

Sembra un "vaso di Pandora" quello scoperchiato dai Carabinieri della Compagnia di Cavalese dopo l'operazione antidroga "Sciamano" che nel novembre 2018 portò a scardinare un sodalizio italo-albanese operativo nelle valli di Fiemme, Fassa e Cembra. Agli arresti finirono 18 persone, accusate di gestire un importante giro di droghe nei paesi delle valli, smerciate anche a minorenni, all'esterno dei locali più frequentati.

In un bar di Castello-Molina di Fiemme la banda tagliava, raffinava e rivendeva cocaina. Più di 100 clienti sono stati convocati dai carabinieri dopo gli arresti di novembre. Ora spunta anche la marijuana, in quantità: i carabinieri di Canazei hanno trovato una valigetta sospetta in un cantiere abbandonato tra le valli di Fiemme e Fassa. All'interno due buste di "erba" per un totale di 1,5 chili.

A segnalare la valigetta, secondo quanto spiegano gli inquirenti, sarebbe stata la telefonata di un cittadino. I militari, giunti sul posto, hanno ispezionato il cantiere abbandonato trovando la valigetta sapientemente nascosta. Anasconderla, prima dell'arresto, sarebbe stato proprio uno dei "capi" della banda del bar. In tempi non sospetti avrebbe nascosto la valigetta, in attesa di smerciare il contenuto. Poi l'arresto avrebbe fatto saltare il suo proposito. La valigetta è dunque rimasta lì, per mesi. Ora l'indagato dovrà rispondere anche di questo.

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