Cala l'uso di antibiotici in Trentino, spesa sanitaria calata del 28%
Tra il 2009 ed il 2004 il consumo di antibiotici in Trentino è calato del 4%, gli utilizzatori sono diminuiti del 7% e la spesa del Servizio sanitario è scesa del 28%, anche in ragione delle scadenze dei brevetti
Tra il 2009 ed il 2004 il consumo di antibiotici in Trentino è calato del 4%, gli utilizzatori sono diminuiti del 7% e la spesa del Servizio sanitario è scesa del 28% (anche in ragione delle scadenze brevettuali intervenute). Lo comunica l'assessore provinciale alla salute, Donata Borgonovo Re, nella sua risposta a un'interrogazione presentata il 31 marzo scorso dal consigliere provinciale Filippo Degasperi, del Movimento 5 stelle, in merito al presunto uso improprio di antibiotici in Trentino. Sempre rispondendo ad un quesito dell'interrogazione di Degasperi, l'assessore segnala che "l'uso degli antibiotici sistemici in Trentino è inferiore del 20-25% rispetto alla media nazionale". Questo scostamento - prosegue - è rilevabile per tutte le principali classi di antibiotici utilizzate sul territorio: penicilline orali (-21%), fluorochinoloni (-26%), macrolidi (-17%), cefalosporine orali (-33%). In particolare in Trentino l'utilizzo di cefalosporine iniettabili (classe spesso oggetto di prescrizioni inappropriate) è inferiore dell'88% rispetto alla media nazionale. Borgonovo Re conclude assicurando che del tema si occuperà l'Apss con apposite azioni inserite nel Piano provinciale per la prevenzione.