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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Lavis

Truffa allo Stato: sequestrata dalla Finanza una villetta a Sanzeno

C'è anche un trentino fra gli 11 indagati, due dirigenti e nove operai, dalla Guardia di Finanza di Vicenza per truffa aggravata ai danni dello Stato. Si tratta di un dirigente della legatoria industriale Lego spa, con una sede operativa a Lavis

C'è anche un trentino fra gli 11 indagati, due dirigenti e nove operai, dalla Guardia di Finanza di Vicenza per truffa aggravata ai danni dello Stato. Si tratta di un dirigente di una legatoria industriale di Vicenza, la Lego spa, con una sede operativa a Lavis. L'accusa nei confronti degli indagati è quella di aver operato per beneficiare della cassa integrazione guadagni straordinaria tramite fittizi trasferimenti, demansionamenti e prepensionamenti. Nei confronti della società di capitali e dei due dirigenti è stato inoltre disposto il sequestro di sette conti correnti, un fondo di investimento irlandese, un prodotto assicurativo, una Jeep Cherokee e una villetta nel comune di Sanzeno, nella disponibilità di uno dei due dirigenti, per un valore complessivo di 529.367 euro.

Secondo la Finanza, la società - col consenso dei dipendenti - avrebbe provveduto a "demansionare" formalmente due dirigenti al solo fine di inserirli tra i lavoratori interessati dall'ammortizzatore sociale, pur mantenendo le medesime mansioni e retribuzioni. Inoltre sarebbe stato inscenato il trasferimento, secondo gli inquirenti del tutto ingiustificato e, in taluni casi, fittizio, di uno dei due responsabili e di altri 9 dipendenti,  dallo stabilimento di Lavis a quelli situati nel vicentino. Spetta ora ai giudici stabilire eventuali responsabilità penali e la loro entità. 

Nello specifico, le indagini, eseguite dall'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Vicenza congiuntamente all'Inps e coordinate dalla Procura della Repubblica di Vicenza, sono state avviate alcuni mesi fa, quando i funzionari hanno rilevato la condotta fraudolenta. L'accertamento ispettivo ha riguardato il prepensionamento di 11 lavoratori, due dirigenti e nove operai, per i quali l'azienda avrebbe inteso sfruttare indebitamente le disposizioni della legge. La norma riconosce il diritto al prepensionamento per i lavoratori del settore editoria - poligrafico con requisiti ridotti rispetto ai lavoratori di altri settori, in presenza del trattamento di cassa integrazione straordinaria. 

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