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Il raggiro

L'uomo che ha convinto il suo datore di lavoro a dargli 140mila euro

Secondo le forze dell'ordine quei soldi non erano libere donazioni ma frutto di un vero e proprio raggiro

Era riuscito a raggirare un anziano. Era entrato nella sua vita come collaboratore domestico, diventando una sorta di factotum, occupandosi di qualunque cosa ci fosse bisogno in casa e non solo. Lavoretti salutari che per lui, un marocchino allora 31enne, servivano a sbarcare il lunario in Italia, in particolare in Trentino, dove aveva conosciuto l’anziano e per cui aveva cominciato a lavorare.

Quando però il 31enne ha capito di essere entrato nelle grazie del datore di lavoro e di aver conquistato la sua fiducia, ha cominciato a chiedere del denaro. Tanto soldi che, secondo gli inquirenti, non erano donazioni gratuite da parte di un uomo cosciente di ciò che faceva. Erano invece soldi estorti con un raggiro, approfittando della particolare fragilità dell’anziano che, in pochi anni, è arrivato a dargli almeno 140mila euro.

I fatti, avvenuti tra il 2012 e il 2015, erano poi diventati una questione giudiziaria e il caso era finito in tribunale nel 2016, quando il marocchino era stato riconosciuto colpevole di circonvenzione di incapace e truffa, in concorso con l'allora compagna, un’italiana che aveva usato lo stesso trucco con un'altra anziana vittima. Il marocchino era stato condannato a due anni di reclusione ma lui era riuscito a sparire. È stato latitante per cinque anni ma alla fine la polizia di Trento sono riusciti a rintracciarlo e arrestarlo. Ora lui, che oggi ha 36 anni, si trova in carcere.

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