Matematica e storia in lingua straniera: il ministro Giannini firma l'accordo per il Trentino trilingue
Siglato il piano che prevede l'insegnamento di almeno una materia curricolare in lingua straniera, tre e cinque ore alla settimana alle elementari e fino al 50% del monte ore totale alle medie e superiori. Una svolta per la scuola trentina? In campo 36 milioni di euro dall'Europa
Matematica, scienze o storia insegnate in lingua straniera per almeno tre ore alla settimana fin dai primi due anni di elementari, cinque ore dal terzo al quinto anno ma non solo: alle medie ed alle superiori una materia non linguistica dovrà essere insegnata in lingua straniera per almeno metà del tempo. Sono queste alcune delle novità contenute nel protocollo siglato ieri sera a Trento dal ministro dell'istruzione Stefania Giannini e dal presidente della provincia Ugo Rossi.
Si tratta di un piano straordinario, denominato "Trentino trilingue", una sperimentazione che, come ha sottolineato Rossi, "comporterà una progressiva riorganizzazione di tutto il sistema scolastico, anche sul versante del reclutamento del personale docente e della formazione o riqualificazione dei docenti in organico".
Non sarà semplice infatti reclutare il nuovo corpo docenti in base alle modalità Clil, content and language integrated learning, la cosiddetta "immersione linguistica" ovvero l'insegnamento di materie curricolari in lingua straniera. A questo proposito il piano, unico in Italia, prevede che, finchè non sarà progressivamente reclutato il personale docente adeguato, possano essere assunti, fino al 10% del totale, docenti stranieri, "madrelingua" ovvero abilitati all'insegnamento in altri Paesi, di lingua tedesca ed inglese oppure che siano i docenti di lingue, nella scuola primaria, ad insegnare le altre materie. Le risorse messe in campo per promuovere il piano nei prossimi 7 anni ammontano a 36 milioni di euro, interamente provenienti da fondi europei e già iscritti nel bilancio provinciale.
