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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Centinaia di vendite di droga in 9 mesi e 1000 dosi di cocaina sequestrate: arrestati cinque spacciatori dalla polizia

A dare l'avvio alle indagini è stata la segnalazione di alcuni residenti della zona a ridosso del Castello del Buonconsiglio

Cinque persone sono finite in carcere all'alba di lunedì 12 luglio. Ad eseguire le misure cautelari richieste dalla Procura, sono stati gli agenti della Squadra Mobile di Trento, in collaborazione con l’unità cinofili della Guardia di Finanza, in seguito all'operazione "Bad Land". Le misure richieste dalla Procura della Repubblica di Trento, sono a carico di quattro uomini e una donna: due di 24 anni e di nazionalità albanese, uno di 23, un altro di 21 anni italiani e la ragazza è una 22enne rumena e la compagna di uno dei due pusher originari dell’est Europa. Agli indagati è stato contestato il reato di illecita detenzione e vendita di droga.

Individuate due cellule criminali

Le indagini portate avanti dalla Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Trento, hanno permesso di delineare un quadro investigativo segnato dalla presenza di due cellule criminali, italiane ed albanesi, dedite entrambi all’approvvigionamento e alla vendita, all’ingrosso e al dettaglio, di sostanze psicotrope quali hashish, marjuana e cocaina. Gli investigatori hanno  appurato che entrambe le compagini avevano le basi operativa e logistiche, di stoccaggio della droga, in due appartamenti, distanti pochi centinaia di metri l’uno dall’altro, nel quartiere Piedicastello.

La segnalazione

Sono stati proprio alcuni residenti della zona a ridosso del Castello del Buonconsiglio a dare l’avvio alle indagini della Squadra Mobile di Trento, attraverso una segnalazione inoltrata al Questore di Trento, Claudio Cracovia. I residenti erano esasperati dal continuo passaggio di persone, poi rivelatisi clienti alla ricerca di droga, a tutte le ore del giorno e della notte. Un traffico tale che avrebbe reso  impossibile il riposo e la possibilità di concedersi dei momenti di relax nel parco della Predara, frequentato anche da bambini.

Grazie all’aiuto dei cittadini di Trento, gli investigatori della Questura di Trento sono riusciti a individuare 14 persone, per lo più italiani, residenti a Trento e in provincia, che hanno acquistato hashish e marjuana dai due pusher italiani, pagandola, in rapporto alla quantità, dai 20 ai 100 euro, in circa 400 occasioni dal mese di giugno 2020 a marzo 2021.

Nel corso delle indagini sulla compagine italiana, è emerso come i due spacciatori trentini si rifornissero di hashish e marjauna dal gruppo abanese, specializzato anche nella vendita di cocaina. In particolare, gli agenti della Squadra Mobile hanno accertato che dal mese di luglio 2020 al marzo 2021 i due si erano rivolti a due pusher originari dell’est Europa, 33 clienti in circa 350 occasioni, pagando ciascuna dose 50 euro. Inoltre, nel corso delle attività investigative è stato sequestrato un quantitativo di cocaina pari a circa 1000 dosi.

Contatto, rifornimento e vendita

Le indagini hanno permesso di accertare che i contatti con i clienti venivano tenuti dalla compagna di uno dei pusher, mentre i due uomini si preoccupavano di approvvigionarsi di cocaina per soddisfare la domanda proveniente da Trento e anche dalla provincia. L’operazione “Bad Land”- sottolinea una nota - che ha preso il nome da un post di uno dei due indagati italiani, utilizzato per indicare il forte senso del controllo del territorio per spacciare la droga, è un’ulteriore conferma di quanto sia fondamentale la collaborazione tra cittadini e Polizia di Stato per reprimere forme di criminalità così odiosa e pervicace, quali la vendita di sostanze stupefacenti.  

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