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Cronaca Centro storico / Via Giovanni Zanella

Sarà il primo anno scolastico "triliungue", i genitori: "Cosa succederà a chi resterà indietro?"

La lettera del comitato genitori che a maggio ha presentato più di 1200 firme in Consiglio provinciale per chiedere di ripensare il progetto, che invece partirà con l'inizio della scuola, il 10 settembre. Restano però molte perplessità, a partire dall'esperienza dei nuovi docenti

Il Trentino trilingue è pronto a partire, il 10 settembre con l'inizio della scuola alunni e studenti di ogni ordine e grado saranno i primi a sperimentare il progetto voluto dalla Giunta Rossi. A "sperimentare" sulla pelle dei bambini e dei ragazzi saranno però anche gli insegnanti, entrati di ruolo con l'ultimo concorso, senza alcuna esperienza di insegnamento ma solamente il possesso dell'abilitazione Clil, necessaria all'insengnamento di materie curiculari (storia, matematica, geografia,...) in lingua straniera.

I genitori che dal maggio scorso sono ancora in attesa di essere interpellati dalla V Commissione, dopo aver presentato al Presidente del Consiglio provinciale 1.280 firme, si chiedono: "Che fretta c'era? Una delle nostre richiesta era di preparare meglio il progetto e se necesario procrastinarlo di un anno - scrivono, in una lunga lettera sulla vicenda  - Nessuno ci ha ancora chiarito cosa succederà a chi è esonerato dall'apprendimento delle lingue straniere, o che avrà delle difficoltà nell'affrontare il trilinguismo. Si sostiene nel piano che, utilizzando il Clil, nessuno avrà problemi e che anche i più deboli in classe riusciranno a seguire le lezioni in lingua straniera, ma noi non ci sentiamo rassicurati". Qui il documento: lettera comitato genitori petizione Clil

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