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Cronaca Predazzo

Protezioni e segnaletica avrebbero potuto salvare Giulia e Alessandro

Tragedia di Campodazzo: Giulia Valentini e Alessandro Conti avrebbero potuto salvarsi con una protezione stradale adeguata. Troppo scuro e mal segnalato l'imbocco del ponte sull'Isarco, che sarà demolito a fine anno

Giulia Valentini e Alessandro Conti avrebbero potuto salvarsi con una protezione stradale adeguata. Lo dicono i colleghi che sabato sera hanno cercato di soccorrere i due giovani e lo dicono anche i vigili del fuoco del posto, intervenuti nei minuti successivi alla terribile quanto assurda tragedia. E' bene però sottolineare che nonostante tutto, per ora, la Procura di Bolzano ha comunicato di non ha ritenuto che sussistano elementi tali per aprire un'indagine, clicca qui. 

La Ford Fiesta, assieme alle altre auto dei colleghi stava scendendo da Maso Wasserer, al termine di una cena aziendale a Campodazzo, quando, all'imbocco del vecchio ponte di legno che porta alla statale (vedi foto sotto) in un punto molto scuro, ha tamponato leggermente la Bmw che la precedeva andando ad infilarsi in un piccolo buco a fianco del ponte.

La Fiesta, guidata da Giulia, dopo un volo di una decina di metri nel vuoto è andata a schiantarsi sulle rocce dell'Isarco finendo nell'unico punto del fiume dove il livello dell'acqua è più alto.

A bordo quattro persone: Giulia, 28 anni di Baselga di Pinè, a volante, ed Alessandro, 23 anni di Cavalese sono morti affogati, intrappolati nell'auto. I colleghi della Gabrielli & Partner, ditta di Sviluppo commerciale e Marketing con sede a Predazzo, si sono precipitati riuscendo ad estrarre dall'auto Elisa Valentinelli e Daniele Dellagiacoma, che si trovavano sul sedile posteriore.

Illesa ma sotto shock la segretaria Valentinelli, più serie le condizioni del 26enne Dellagiacoma, in prognosi riservata all'ospedale San Maurizio di Bolzano. Dimesso dall'ospedale di Bressanone, dove era ricoverato dalla notte dell'incidente, Luca Donazzalo, il 45enne che viaggiava a bordo dell'altra auto, e che si è gettato nel torrente per soccorrere i colleghi, clicca qui.

Una tragedia che sembra assurda: nessuno aveva esagerato con l'alcol quella sera, raccontano i gemelli Mock, tittolari del Wassererhof. Il ponte di legno sull'Isarco avrebbe dovuto essere demolito entro la fine dell'anno per lasciare posto ad una nuova struttura in cemento poco distante.

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