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Cronaca Oltrefersina / Via Apollonio Annibale

Ticket: da giugno 3 euro a ricetta

Secondo i dati forniti dal dirigente del servizio saranno solamente 17 le persone che si ritroveranno a pagare circa 100 euro in più, la compartecipazione di 3 euro per ogni ricetta specialistica, e di 1 euro per quelle farmaceutiche, tocca però un numero ben più vasto di cittadini

Si avvicina l'entrata in vigore dei ticket su tutte le ricette sanitarie specialistiche: da giugno si pagherà un minimo di 3 euro a ricetta mentre è prevista l'introduzione di un tetto massimo sia individuale, sia in rapporto alla famiglia. La delibera, proposta dall'assessore alla salute Donata Borgonovo Re, ha ricevuto oggi l'approvazione della quarta commissione consiliare, con tre voti a favore e due contrari. A breve, comunica l'assessore, la Giunta introdurrà anche un ticket di un euro su ogni ricetta farmaceutica.

In precedenza un ordine del giorno proposto dal consigliere Civico (PD) ed approvato in dicembre prevedeva di aspettare la definizione, da parte dello Stato, dei nuovi Isee, livelli essenziali dell'assistenza gratuita, prima di introdurre i ticket. Il termine è però scaduto a fine marzo e la Giunta vuole ora procedere per dare attuazione a quanto previsto dalla finanziaria.

"Ci siamo posti l'obiettivo di favorire una compartecipazione dei cittadini al pagamento della prestazione specialistica - ha detto l'assessore - compartecipazione che nel resto del paese ammonta a 10 euro a ricetta, i 3 euro sono invece una misura sostenibile, salvaguardando tutte le esenzioni per patologia e per reddito già presenti nel nostro sistema sanitario".

Il dirigente del servizio sanitario Andrea Maria Anselmo ha fornito qualche proiezione sulla compartecipazione dei cittadini dopo l'introduzione del ticket: solo 17 soggetti avrebbero una spesa maggiore di 100 euro. Ad oggi su un totale di circa 1,9 milioni di ricette emesse 830 mila prevedono una forma di pagamento. A pagare sono circa 230 mila persone, tra cui 72 mila con una sola ricetta. Secondo i dati forniti dal dirigente sarebbero circa 35 soggetti ad avere una spesa maggiore di 100 euro, ma la metà di essi avrebbe esenzioni per patologie, avendo peraltro già presentato la domanda. 

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