rotate-mobile
Cronaca Povo / Via alla Cascata

Studiare i terremoti dallo spazio: finanziamento da due milioni di euro all'Università di Trento

Sarà realizzato in trentino lo strumento per la rilevazione di elettroni che verrà installato su un satellite cinese e che permetterà di monitorare dallo spazio i fenomeni geofisici della Terra. Il progetto italo-cinese prevede un finanziamento al dipartimento di Fisica e all'INFN di Trento per due milioni di euro

Conoscere i segreti della Terra osservandola dallo spazio per prevenire fenomeni naturali catastrofici come i terremoti. L'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) ha approvato nei giorni scorsi a Roma un contratto con l'INFN che prevede, tra i vari stanziamenti, un finanziamento da due milioni di euro in Trentino: uno al Dipartimento di Fisica dell'Università di Trento e uno al Centro nazionale TIFPA dell'INFN a Trento. Il finanziamento è destinato alla realizzazione di uno strumento per la rivelazione di elettroni che sarà installato sul satellite cinese CSES (China Seismo-Electromagnetic Satellite), il cui lancio è previsto nel 2016, con l'obiettivo di studiare la variabilità dell'ambiente elettromagnetico attorno alla Terra e sviluppare nuovi metodi per il monitoraggio di fenomeni geofisici su grande scala, come ad esempio i terremoti. Si tratta di uno strumento innovativo, che sfrutta una tecnologia derivata  dagli esperimenti di fisica delle particelle nello spazio realizzati con successo dall'INFN in questi ultimi venti anni, in particolare dei rivelatori di particelle al silicio utilizzati per l'esperimento AMS operante sulla Stazione Spaziale Internazionale e realizzati presso il Centro di Micro Sistemi di FBK. Lo strumento Italiano sarà chiamato Limadou, dal nome cinese del gesuita italiano Matteo Ricci, esploratore della Cina nel XVII secolo. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Studiare i terremoti dallo spazio: finanziamento da due milioni di euro all'Università di Trento

TrentoToday è in caricamento