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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Tassullo, i licenziamenti calano da 32 a 27

I tagli previsti con dicembre riguardano 19 impiegati e 8 operai. Per i sindacati occorre trovare un acquirente entro fine anno per garantire la sopravvivenza dell'azienda

Si riducono da 32 a 27 i licenziamenti alla Tassullo Materiali. E’ questo l’esito dell’accordo siglato tra Fillea Cgil, Filca Cisl, Uil del Trentino e il curatore fallimentare, Alberto Bombardelli. Lo rendono noto i sindacati. I tagli previsti – aggiungono le parti sociali – riguardano 19 impiegati e 8 operai; 19 esuberi sono negli stabilimenti di Tassullo e Mollaro, 8 nello stabilimento di Solferino, in provincia di Mantova, che verrà chiuso. I licenziamenti scatteranno da dicembre.

"E' una decisione triste ma di fronte alla quale non c'erano alternative – ammettono i segretari Maurizio Zabbeni, Fabrizio Bignotti e Gianni Tomasi -. Siamo comunque riusciti a limare gli esuberi previsti, riducendoli da 32 a 27 e abbiamo ottenuto l'impegno, scritto nell'accordo, che in caso di acquisizione del gruppo e dunque pieno ripristino dell'attività, questo personale possa essere riassunto prioritariamente."
 
Fino a questo momento non si è ancora fatto avanti nessuno e il tempo, come fanno notare i sindacati preoccupati, è ormai poco.
Nonostante le sollecitazioni della Provincia – i sindacati hanno incontrato anche nelle scorse settimane l'assessore competente - non si è andati oltre a qualche manifestazione informale di interesse.
"E' sconfortante e anche allarmante che nessuna cordata imprenditoriale trentina si sia fatta avanti per rilevare gli assets della Tassullo Materiali – accusano Zabbeni, Bignotti e Tomasi -. Noi stiamo facendo tutto il possibile per mantenere in piedi questa realtà, ma è assolutamente necessario che il tessuto imprenditoriale batta un colpo e che anche la Provincia imprima, per quanto possibile, un'accelerazione. Se non si arriverà in tempi ragionevolmente rapidi ad un subentro, si arriverà alla chiusura definitiva."

Per i sindacati è necessario trovare una via d'uscita, dunque un acquirente, entro la fine di novembre per evitare i licenziamenti e poter contare ancora su un ulteriore anno di cassa integrazione.

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