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Cronaca Cavalese

Tenta suicidio impiccandosi con cavo elettrico, salvata dai carabinieri

Una donna di Cavalese è stata salvata in extremis dai militari dell'Arma e dai vigili del fuoco allertati dalla sorella, preoccupata dalle numerose telefonate senza risposta fatte alla congiunta

Tanta paura ma per fortuna nulla di grave ieri nel primo pomeriggio a Predazzo, dove una donna del posto, dopo essersi rinchiusa, in casa ha tentato il suicidio. Ad accorgersi della situazione la sorella della donna, residente a Trento, che - preoccupata dopo le numerose chiamate effettuate a vuoto - ha deciso di raggiungere l’abitazione della sorella. Giunta presso la dimora della sorella, la donna, dopo aver provato insistentemente a suonare il campanello di casa senza ricevere risposta ha chiamato i carabinieri di Cavalese e i vigili del fuoco. Accorsi sul posto i militari del Radiomobile, assistiti dai pompieri, hanno sfondato la porta e dopo un rapido controllo dell'appartamento hanno notato che la stanza da letto era chiusa dall'interno. Dopo aver sfondato anche questa porta, i soccorritori si sono trovati davanti la donna priva di sensi, con un cavo elettrico avvolto attorno al collo. Sul letto c'erano diverse confezioni di farmaci, antidepressivi e antidolorifici. Mentre aspettavano l'arrivo del 118, i carabinieri hanno rianimato la donna, che ha ripreso lentamente conoscenza. Ora la donna è fuori pericolo, ricoverata presso l'ospedale di Cavalese. La sorella, dopo la drammatica vicenda, ha riferito ai militari che la congiunta soffre di depressione e che già l’anno prima aveva tentato di togliersi la vita.

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