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Cronaca Vermiglio / Stelvio

Stelvio: tutti vogliono essere nel comitato. SAT: "Meno rappresentanti politici"

Allevatori, agricoltori, cacciatori, pescatori e Asuc chiedono di essere coinvolte. Italia Nostra vuole anche l'Università: "sarebbe super-partes". Ed intanto sull'ex parco nazionale arriva lo "spettro" del traforo lombardo-altoatesino

Seduta affollata ieri in Quarta Commissione dove sono iniziate le audizioni per il DDL dell'assessore Gilmozzi sulla governance del Parco dello Stelvio, passato, almeno per la parte trentina, di competenza provinciale. Asuc, cacciatori, pescatori, allevatori ed agricoltori (Coldiretti e CIA) chiedono di essere rappresentati all'interno del nuovo comitato e le associazioni naturalistiche, alle quali spetterebbe un rappresentante secondo quanto previsto dal DDL, chiedono più rappresentanza, magari eliminando qualche "doppione" tra i membri nominati dai vari enti pubblici.

Insomma anche il futuro comitato rischia di essere un po' affollato; la consigliera Borgonovo Re ha sottolineato ilproblema, invitando a "fare sintesi", ma il consigliere Giovanazzi insiste: contadini ed agricoltori devono esserci. La Sat chiede di sfoltire il numero rappresentanti pubblici per far spazio a componenti scientifiche, ed Italia Nostra, che è tra le associazioni del neo-costituito Osservatorio, tenta una soluzione: il coinvolgimento dell'Università darebbe un contributo super partes. Sul futuro del parco c'è anche l'ombra del traforo ferroviario voluto dalla Provincia di Bolzano e dalla Regione Lombardia, alla quale la Provincia di Trento corrisponderà 5 milioni di euro all'anno proprio per la tutela delle aree protette sul versante di Sondrio. 

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