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Cronaca

A Stava workshop su sicurezza e gestione ambientale di opere geotecniche

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrentoToday

Sono passati 30 anni dalla tragedia di Stava, ma il ricordo di questo dramma è sempre vivo e induce ancor oggi significative riflessioni sull'utilizzo del territorio e delle opere ingegneristiche. Quel 19 luglio del 1985 gli argini dei bacini di decantazione della miniera di Prestavel cedettero, riversando migliaia di metri cubi di fango sull'abitato di Stava con un bilancio di 268 vittime e aprendo un dibattito, e un processo sulle responsabilità di chi aveva progettato e realizzato il bacino superiore e di chi aveva omesso i relativi controlli.

Oggi l'Ordine degli ingegneri della provincia di Trento propone, simbolicamente nei giorni del trentennale della tragedia, un ciclo di eventi a tema "La sicurezza dei riempimenti di terra: bacini di decantazione, colmate e discariche": dal 16 al 18 luglio il Centro Polifunzionale di Stava, in Val di Fiemme, ospiterà infatti una serie di incontri dedicati ai professionisti come ingegneri, geologi, architetti e agronomi forestali, con seminari di approfondimento e di discussione sulle tematiche della gestione ambientale e della prevenzione, che daranno anche diritto all'acquisizione di crediti formativi, inserendosi nell'attività di formazione richiesta ai professionisti.

Oltre venti i relatori, provenienti dal mondo Accademico, dalle Istituzioni Pubbliche, dagli Organi di Controllo e dalle Società di Ingegneria, si alterneranno per affrontare aspetti di progettazione, costruzione e gestione a rischio controllato specifici dei riempimenti di terra, anche alla luce della nuova normativa in fase di approvazione.

L'evento si articola in tre parti: la prima, 16 e 17 luglio, a cui hanno aderito numerosi professori di geotecnica ed esperti del settore, affronta l'aspetto progettuale ed esecutivo di questa tipologia di opere geotecniche, la seconda, 18 luglio, sviscera il tema della sicurezza dei bacini di decantazione, avvalendosi delle esperienze internazionali dei professori emeriti di geotecnica Jamiolkowski e Chandler.

In questa giornata si illustrano i contenuti e le criticità del Decreto Legislativo 30 maggio 2008 n. 117 riguardante la gestione dei rifiuti delle attività estrattive con l'obiettivo di lanciare la sfida di un cambio di paradigma degli sterili da rifiuto a risorsa. La terza parte, 15 o 19 luglio, che vuole essere un momento di pieno coinvolgimento dei partecipanti, prevede la visita dei luoghi sede dell'evento disastroso del 19 luglio 1985.

La terza parte, 15 o 19 luglio, che vuole essere un momento di pieno coinvolgimento dei partecipanti, prevede la visita dei luoghi sede dell'evento disastroso del 19 luglio 1985.

«Questo evento formativo - spiega il presidente dell'Ordine degli ingegneri della provincia di Trento, Antonio Armani - rappresenta un importante momento di divulgazione e di riflessione su tematiche strategiche per la corretta gestione ambientale, partendo dal ricordo delle tragedie del passato, come Stava, ma anche pensando ad esempio al Vajont, e immaginando un futuro nel quale le conoscenze tecniche e le nuove tecnologie diano un contributo importante perché fatti del genere non accadano più».

L'evento è promosso dall'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Trento, con la Fondazione Stava 1985 Onlus e l'Associazione Geotecnica Italiana ed ha ottenuto il patrocinio della Commissione Europea - Rappresentanza in Italia, dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri, dal Ministero dell'Ambiente, dal Consiglio Nazionale delle Ricerche e dall'Ordine degli Ingegneri della provincia di Bolzano.

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