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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Via Roma

Spelacchio, appello dalla Val di Fiemme: "Almeno non buttatelo, è legno di pregio"

Mentre il Codacons presenta un esposto alla Corte dei Conti ed i neofascisti romani allestiscono un presepe alla sua (poca) ombra, dalla val di Fiemme arriva un appello per "dare una seconda possibilità" al povero albero di Natale

Mentre l'albero di Natale trentino in piazza Venezia a Roma continua a far parlare di se anche dopo la decisione di rimuoverlo presa dal Comune (ieri il Codacons ha presentato un esposto alla Corte dei Conti per lo "sperpero" dei 48 mila euro impiegati per l'allestimento, e poco fa un gruppo neofascista romano, Azione Frontale, ha allestito un presepe ai piedi del povero abete spelacchiato) la Val di Fiemme lancia un appello:

"Se Spelacchio è ‘morto’ per Roma non e’ però morto invano. Perché e’ un’occasione per spiegare a chi non conosce la cultura della montagna e dei nostri boschi come gli abeti rossi, i larici, gli abeti bianchi sono piante meravigliose, ma delicate che vanno trattate con rispetto anche e semplicemente per farne un albero di Natale.

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Non solo. Spelacchio sarà ‘sepolto’. Sarà cioè spogliato e buttato via perché ormai brutto e secco. Ma attenzione, Spelacchio non merita di finire in qualche discarica come un rifiuto del nostro modello di vita consumistico.

Spelacchio merita una seconda possibilità perché trattasi di un abete pregiato che può dare preziosa materia prima per mobilifici e industrie della filiera del legno realizzando tavole e semilavorati col suo tronco, utilizzando le parti eccedenti del tronco e dei rami per ottenere prezioso Cippato di legno vergine adatto alla produzione di energia rinnovabile e sfruttando la sua corteccia profumata e ricca per abbellire i giardini della capitale durante l’inverno" così si legge sulle pagine di Valledifiemme.it (clicca qui)...

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