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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca San Giuseppe / Largo Luigi Pigarelli

Sms hard inviati ai colleghi a sua insaputa: si indaga per molestie

Una donna trentina dovrà rispondere dell'accusa di molestie, falso e sostituzione di persona per aver inviato messaggi ai colleghi e ai datori di lavoro di una vicina di casa al solo scopo di metterla in cattiva luce

Finisce in tribunale lo scherzo di cattivo gusto di una donna trentina, che negli anni scorsi ha provveduto ripetutamente ad inviare messaggi hard ai colleghi e ai datori di lavoro di una vicina di casa al solo scopo di mettere in cattiva luce l’altra signora. Ovviamente la firma in calce alle missive non era la sua, ma della vittima. Ora dovrà rispondere dell’accusa di molestie, falso e sostituzione di persona.

Ne parla oggi il quotidiano "Trentino". Nell'articolo si legge: "Per vendicarsi della vicina di casa non aveva trovato di meglio che spedire cartoline hard a nome suo. Per questo motivo una donna di 56 anni di Trento è finita a processo con l’accusa di molestie, falso e sostituzione di persona. A denunciarla un’altra donna che vive nell’appartamento accanto al suo. I fatti risalgono al 2008. In quel periodo, sono iniziate ad arrivare a conoscenti e colleghi di lavoro della vittima strane cartoline con espliciti inviti a festini fatti di sniffate di cocaina e giochi erotici. Le cartoline erano tutte firmate dalla denunciante. La donna, ignara di tutto, ha scoperto il giochetto ordito ai suoi danni quando la moglie di uno sconosciuto l’ha chiamata al telefono per chiederle spiegazioni. Infatti, il marito di quest’ultima donna aveva ricevuto un biglietto nel quale c’era scritto: "Chiamami amore mio" e si aggiungeva il numero di telefono. La moglie, infuriata, ha subito chiamato. Così la vittima dell’atroce scherzo ha scoperto che passava per una mangiauomini".
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