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Il caso / Riva del Garda

Sindaca aggredita alle spalle da un contestatore

Il primo cittadino di Riva del Garda, Cristina Santi, è stata presa a male parole prima di un consiglio comunale. Solo l'intervento di una persona ha evitato conseguenze anche peggiori. La vicenda l'ha turbata, ma lei non ha dubbi: "Denuncio, la violenza è inaccettabile"

La sindaca di Riva del Garda, Cristina Santi, è stata aggredita verbalmente e con una violenza senza precedenti da parte di un contestatore poco prima dell’ingresso in consiglio comunale. Un’aggressione che, solo per l’intervento di una persona che si è frapposta fra il primo cittadino rivano e il contestatore, non è finita nel contatto fisico.

I fatti

Cristina Santi stava arrivando per partecipare al consiglio comunale in cui c’era da approvare il documento unico di programmazione 2024 – 2026; prima di entrare in consiglio era al telefono con un altro sindaco trentino quando, alle sue spalle, è partita l’invettiva dell’aggressore.

Nei pressi della Rocca di Riva, mentre stava arrivando il sindaco, era in corso una manifestazione pacifica di un comitato impegnato a manifestare contro il taglio dei cipressi all’ex cimitero e degli alberi di viale Trento. Non era la prima manifestazione e, anzi, la sindaca ha rimarcato come abbia rapporti in maniera eguale con tutti i comitati, anche quelli che hanno opinioni diverse dalla sua; il tutto, logicamente, nell’ottica del dialogo.

Dialogo che, però, in questo caso non c’è stato, con l’aggressore – visto per la prima volta dalla sindaca che, invece, conosce bene i membri del comitato, sottolineando che da parte loro non ci sono mai stati episodi simili – che ha sfogato la sua ira a male parole, tanto che la vicenda continua a turbare la sindaca anche a distanza di giorni.

Le dichiarazioni

Raggiunta al telefono da Trentotoday, Cristina Santi ha commentato così: “La violenza verbale e fisica va sempre denunciata, ed è proprio quello che farò. Io mi sono trovata in difficoltà, anche perché stavamo per affrontare un consiglio comunale impegnativo e questa vicenda mi ci ha fatto entrare alterata. Non è piacevole essere aggredita alle spalle, soprattutto in questo periodo di casi eclatanti di cronaca che riguardano la violenza sulle donne”.

“Con tantissimi comitati – continua Santi – ho rapporti diretti. E a volte abbiamo anche differenti punti di vista, ma il dialogo è sempre la giusta via, la scelta migliore. La violenza no, di qualunque tipo essa sia. Perciò, lo ribadisco: ogni tipo di violenza va denunciata”.

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