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Cronaca Centro storico / Tangenziale Ovest

Centro sociale da sgomberare? Moranduzzo interroga. Gli attivisti: "Il Bruno non si tocca"

Si avvicina la scadenza del comodato gratuito, dopo la disdetta unilaterale della Provincia. I portavoce del Bruno: "L'area rimarrà com'è per molti anni"

"Il Bruno non si caccia": è chiara la posizione degli attivisti del centro sociale di Lung'Adige San Nicolò a tre mesi dalla scadenza del contratto di comodato d'uso gratuito dell'immobile di proprietà della Provincia. Una soluzione già trovata "in extremis" dopo lo sgombero della vecchia sede nel palazzo di via Dogana, successivamente abbattuto.

La scadenza si avvicina ed il consigliere della Lega Devid Moranduzzo ha inviato un'apposita interrogazione alla Giunta per sapere quali siano le intenzioni del presidente Fugatti. "Abbiamo chiesto alla Giunta se intende procedere con lo sgombero dell’immobile sito nell’area ex-Italcementi di Piedicastello attualmente occupato dal “Centro Sociale Bruno” nei termini stabiliti, anche facendo ricorso a mezzi legali nel caso in cui la suddetta associazione dovesse occupare illegalmente un altro edificio provinciale, e se, in caso di resistenza da parte degli inquilini, la Provincia intenda comunque provvedere a tale operazione in concerto con le forze dell’ordine".

Un immobile, precisano quelli del Bruno, sito in un'area per la quale è prevista una riqualificazione che ad oggi è rimasta sulla carta. "A parte qualche riga tracciata su una planimetria, non c’è nessun atto formale né alcun preventivo di spesa. L’area ex Italcementi rimarrà così come la vedete ancora per molti anni. Qualsiasi ipotesi di farci sloggiare per mettere mano all’intero lotto è alquanto fuorviante e falsa" si legge in un comunicato del Centro sociale.

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