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Cronaca

Val di Fassa, il nuovo comune è bilingue ma il nome è lo stesso: nasce Sèn Jan/Sèn Jan

La proposta del consigliere Detomas ha aggirato la norma mantenendo la dicitura ladina in entrambi i nomi: l'aula ha approvato, il nuovo comune sarà un'anomalia linguistica

Sarà un'anomalia toponomastica da manuale il nuovo comune della Val di Fassa nato dalla fusione, tramite referendu, dei municipi di Vigo e Pozza. Dopo un acceso dibattito in Consiglio regionale l'aula ha approvato oggi, con un apposito disegno di legge, l'istituzione del nuovo comune di Sèn Jan di Fassa - Sèn Jan.

Non è un refuso: trovandosi a dover trovare un nome bilingue per il neonato comune il consigliere ladino Detomas ha proposto di mantenere il nome ladino in entrabe le diciture, eliminanndo così il nome italiano di San Giovanni. Risultato: il nome ufficiale del nuto dalla ripuovo comune è formato dalla ripetizione della dicitura ladina, con la sola aggiunta dell'indicazione "di Fassa" nel nome "italiano". 

Al consigliere Alessandro Urzì, che ha protestato contro la decisione, bollandola come incostituzionale, il consigliere altoatesino Sven Knoll ha ricordato che fu proprio lui, qualche anno fa, ad ottenere l'eliminazione della dicitura tedesca su un cartello che, a Bolzano, indicava la strada per la vicina Trento/Trient. Detomas, difendendo la sua proposta, ha chiamato in causa Saint Vincent, in Val d'Aosta, che ha una sola dicitura, così come, senza andare troppo lontano, i paesi della Val di Non con nomi come Amblar, Cles, Terzolas, per i quali non si è mai pensato ad un'italianizzazione. Insomma, dopo Egna/Neumarkt e Ora/Auer la svolta è Sèn Jan/Sèn Jan. Repetitia iuvant.

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