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Cronaca

Sanità: dopo gli arresti l'inchiesta si allarga, altri quattro indagati

Sul registro della Procura distrettuale sono stati iscritti altri quattro indagati a carico dei quali si ipotizza il reato di turbativa d’asta. Nel mirino dei magistrati ci sono almeno una gara d’appalto milionaria ed un affidamento diretto di fornitura

Primi interrogatori di garanzia questa mattina in tribunale a Bolzano per i tre altoatesini arrestati nell’ambito dell’inchiesta sui presunti appalti truccati per la fornitura di apparecchiature elettromedicali e pezzi di ricambi. A palazzo di giustizia sono in corso gli interrogatori formali di Luca Antino e Roberto Lepore, che lavoravano all’ospedale di Merano e di Andrea Cavallaro, tecnico presso l’ospedale di Bolzano. Lepore e Cavallaro, che gestivano le gare di fornitura in qualità di pubblici ufficiali, devono rispondere di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e alla turbativa d’asta. 

L’udienza di oggi è affidata al giudice Walter Pelino su rogatoria. L’inchiesta è infatti condotta dalla Procura distrettuale di Trento. Gli indagati chiederanno di essere interrogati solo nei prossimi giorni in quanto non avrebbero ancora ottenuto copia degli atti. Intanto dopo i sette arresti scattati in Alto Adige, l’inchiesta si sta allargando anche in Trentino. Sul registro della Procura distrettuale sono stati iscritti altri quattro indagati a carico dei quali si ipotizza il reato di turbativa d’asta. Nel mirino dei magistrati ci sono almeno una gara d’appalto milionaria ed un affidamento diretto di fornitura. Importante documentazione è stata sequestrata in alcuni delle ditte coinvolte.

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