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Cronaca

Astro Samantha, lo stupore nello spazio. E i dietrologi si scatenano

Che cosa ha visto Samantha Cristoforetti durante la manovra di attracco alla stazione orbitale ISS? Da qualche giorno gli appassionati (e i dietrologi) stanno visionando i due video disponibili delle operazioni

Che cosa ha visto Samantha Cristoforetti durante la manovra di attracco alla stazione orbitale ISS? Da qualche giorno gli appassionati (e i dietrologi) stanno visionando i due video disponibili delle operazioni. Anche l'autorevole blog di Flavio Vanetti, sul Corriere della Sera, ha colto alcuni inquietanti aspetti della questione riassumendo in un post tutti gli interrogativi di ufologi e non. Nel primo video realizzato dalla Esa durante le operazioni di docking (l'attracco alla stazione), al minuto 1.20 nel riquadro in alto a destra si nota un oggetto sferico sfrecciare verso il basso. Domanda ovvia: cos'è? Ufo, detrito? Il "bello", però, arriva qualche minuto dopo. Per l'esattezza a 4'34: Cristoforetti inizia ad ansimare, tanto che il comandante russo la riprende: "Tiho, tiho, tiho", ossia "calma, calma, calma". "E' possibile - si chiede Vanetti, insieme a centinaia di appassionati - che abbia visto il potenziale detrito solo un paio di minuti dopo una volta trovatasi nella posizione ottimale rispetto alla sua stretta visuale?". O forse, "il detrito ha fatto delle manovre?". C'è anche chi affaccia l'ipotesi di un errore durante le manovre. Uno stupore misto a terrore, in ogni caso, che i più fantasiosi catalogherebbero volentieri sotto la voce "avvistamento di Ufo".

E poi c'è il secondo video. Un altro sito molto seguito, www.segnidalcielo.it, analizza le parole con cui la stessa Cristoforetti, qualche ora dopo, ha commentato le manovre sul suo "diario di bordo" ospitato dal sito astronautinews.it, che vale la pena di riportare. "Non ero nemmeno minimamente preparata a quello che ho visto quando ci trovavamo a circa 30-40 metri - scrive l'astronauta italiana -. Mentre mi sono girata per guardare fuori, all'inizio ho guardato indietro e ho visto uno dei pannelli solari della nostra Soyuz. Poi i miei occhi hanno colto qualcosa nella visione periferica. E mentre mi sono girata lentamente, quando mi sono resa conto di ciò che stavo vedendo, sono stata sopraffatta da puro stupore e gioia: la Stazione Spaziale era lì, ma non era solo una vista qualunque. Gli enormi pannelli solari erano inondati da una fiammata di luce arancione, vivida, calda e quasi aliena. Non ho potuto fare a meno di esclamare qualcosa ad alta voce, che potete probabilmente ascoltare nelle registrazioni del nostro attracco, visto che a quel punto eravamo a microfono aperto con il Controllo Missione. Anton me lo ha ricordato e così ho cercato di contenere il mio stupore e tornare al monitoraggio dell'attracco. Quando ho sbirciato ancora più tardi, il bagliore arancione non c'era più". 

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