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Cronaca Centro storico / Piazza Dante

Il Governo accetta le regole delle regioni: un metro tra i tavoli nei ristoranti

Fugatti: "Trovata la mediazione". A Trento continuano gli assembramenti fuori dai bar. Accordo con il Veneto: si può andare nelle province confinanti

Alla fine hanno vinto le regioni: via la regola dei 4 metri quadrati nei bar e nei ristoranti. Lunedì 18 maggio la ristorazione riaprirà con le regole che sono già nel protocollo varato in autonomia anche dalla Provinca di Trento, ovvero la distanza di un metro. E' quanto ha comunicato il presidente Maurizio Fugatti, anticipando che nella giornata di domani il Governo emanerà un nuovo Dpcm, frutto del confronto con la Conferenza delle Regioni tenutosi nella giornata di venerdì 15 maggio.

Non solo ristoranti: ecco cosa riapre da lunedì

"E' stato un accordo costruttivo, credo che il dialogo e la mediazione possano portare a risultati importanti: "Abbiamo proposto al Governo un documento congiunto di tutte le regioni, il Governo ha dato parere positivo e nella giornata si è lavorato per dare criteri comuni per la riapertura. Il Governo sta facendo un decreto sulle riaperture, domani sarà diffuso, e ci ha assicurato, informalmente, che i criteri generali sono stati accettati, criteri che sono anche abbastanza diversi rispetto alle linee guida dell'Inail che si sarebbero dovute adottare".

"Il Governo adotterà le regole proposte dalle regioni"

Nel testo che le regioni hanno sottoposto al Governo c'è il distanziamento di almeno un metro in bar e ristoranti, privilegiando l'utilizo di spazi esterni dove ci sono. La consumazione al banco è consentita, sempre con distanza di un metro. "Si tratta di norme più leggere rispetto alle linee guida dell'Inail - ha detto Fugatti - che parlavano anche di capienza massima, criterio che non dovrebbe rientrare nel Dpcm. Le regole dell'Inail erano un parere tecnico-scientifico, che non è mai stato recepito in legge. Si è trovato un equilibrio tra la sicurezza, che deve essere garantita, e la volontà dei titolari di ripartire".

Spostamenti anche nelle province confinanti venete

Concluso anche l'accordo, anticipato nei giorni scorsi, con il Veneto per garantire la mobilità dei trentini nelle tre province confinanti: Vicenza, Verona e Belluno, e viceversa. Ci si potrà spostare, secondo quanto finora comunicato, solo per fare visita ai congiunti fuori regione, in attesa della riapertura dei confini regionali che, secondo il coronoprogramma del Governo, dovrebbe arrivare il 3 giugno. Rimane invece chiuso il Brennero: nonostante l'intesa raggiunta da Trento, Bolzano ed Innsbruck il Governo di Vienna si oppone ancora alla mobilità di persone nei tre territori dellEuregio.

Folla fuori dai bar: "Non deve succedere"

Nelle ultime 24 ore le forze dell'ordine in Trentino hanno controllato quasi 2.000 persone, rilevando 16 infrazioni. "Si deve capire che comunque i controlli continuano, non è tutto finito. Questa maggiore libertà deve andare di pari passo con una forte responsabilità: ho visto foto di affollamento fuori dai bar a Trento, questo non deve più succedere" conclude Fugatti.

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