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Città violenta

La lite a scuola degenera in una maxi rissa con coltelli e cacciavite

Un fatto sconcertante quello accaduto nei giorni scorsi in pieno centro cittadino. Venti i giovani (alcuni anche minorenni) coinvolti, uno è finito in ospedale. Il questore: "Fatti di una gravità inaccettabile"

Botte da orbi e scene da far west nel pomeriggio di mercoledì 6 marzo in piazza Siena a Bolzano, con una ventina di ragazzi che si stavano picchiando con una violenza inaudita; nella segnalazione arrivata alla polizia si faceva riferimento anche alla presenza - poi confermata - di un coltello.

Gli agenti si sono fiondati sul posto: alla vista delle sirene alcuni ragazzi si sono dati alla fuga, altri, sia maggiorenni che minorenni, sono stati fermati. Secondo la ricostruzione fatta dalla polizia, alcuni ragazzi avevano aggredito e minacciato un 16enne e, da lì, è cominciato l’alterco. Sul luogo della contesa sono stati trovati e sequestrati due coltelli, un cacciavite e un passamontagna. Il 16enne, inoltre, è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso.

Sempre in base a quanto appurato dagli investigatori, la vicenda aveva avuto origine qualche ora prima, in seguito ad uno screzio iniziato all’Istituto tecnico commerciale “Battisti” di via Cadorna, frequentato da gran parte dei giovani coinvolti.

Dieci dei fermati, sei minorenni e quattro maggiorenni, sono stati denunciati alla Procura e al Tribunale per i Minori per rissa e per il porto di oggetti atti ad offendere. Una vicenda sulla quale si è espresso così il questore Paolo Sartori: “I fatti che si sono verificati in pieno centro cittadino sono stati di una gravità inaccettabile. Il fatto che alcuni dei denunciati per questi fatti fossero già conosciuti alla polizia è significativo di qualcosa che va oltre il disagio giovanile”.

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