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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca San Giuseppe / Via Francesco Barbacovi

Ricercato dai carabinieri di Trento, saluta la famiglia a Milano e viene arrestato

Il 20 giugno scorso era riuscito a sfuggire alla maxi-operazione dei carabinieri di Trento, è stato rintraacciato ieri nel milanese a casa della madre, è accusato anche di commercio d'armi

Era sfuggito al blitz dei carabinieri di Trento scattata nella mattinata del 20 giugno, ma è rimasto latitante per poco il 26enne bergamasco caduto nella rete dell'operazione "Tavoletta", che ha portato all'arresto di 29 persone con l'accusa di spaccio di droga ed associazione a delinquere. Il ragazzo viene descritto come "uno dei principali fiancheggiatori del capo di una delle tre bande" sgominate  dai carabinieri di Trento in tutto il Nord Italia. Un "membro esterno", per così dire, che esterno che avrebbe fornito appoggio logistico ad un altro trafficante quando quest'ultimo si trovò per un periodo a vivere nella provincia di Bergamo.

Sembra che il 26enne, oltre a gestire il traffico di droga, commerciasse anche in armi. E' stato deferito anche per porto illegale di arma da sparo ed i militari che hanno eseguito a sua cattura hanno agito al massimo livello di attenzione pensando all'alta probabilità che l'uomo potesse essere armato.

I militari lo hanno trovato nella sua vecchia abitazione, a Canegrate, in provincia di Milano, dove era andato a salutare la madre e i suoi due figli. Lì era arrivato dopo aver trascorso una notte in albergo e con ogni probabilità stava per organizzare la sua fuga. I suoi piani hanno iniziato a incrinarsi intorno alle 18 quando è stato visto entrare nella villetta. Le forze dell'ordine hanno accerchiato l'abitazione e dopo due ore di osservazione è scattato il blitz: davanti ai carabinieri non ha opposto resistenza. Ora è stato tradotto presso il carcere di Piacenza.

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