Referendum anti-orso: niente da fare
Bocciato anche il secondo quesito, sebbene "formulato in modo chiaro". Per la commissione le iniziative richieste dalla Lega Nord e presentate ai trentini perchè potessero esprimersi sulla questione sono già state attivate dalla Provincia dopo le due aggressioni dell'estate
Niente da fare per il referendum della Lega sulla presenza dell'orso in Trentino. La commissione di esperti ha bocciato anche il secondo quesito presentato dal carroccio, in cui si chiedeva direttamente ai trentini di esprimersi affinchè la Provincia mettesse in atto misure per "contenere" il numero di plantigradi. Il quesito è formulato in maniera chiara, ma è inammissibile perchè l'amministrazione provinciale ha già adottato specifici provvedimenti in tal senso, questo il responso; che poi tali provvedimenti possano essere efficaci è tutto da vedere. Le iniziative indicate nel quesito, prosegue la nota della commissione, coinciderebbero con quelle già appprovate dal Consiglio provinciale il 24 luglio scorso.