Banda di giovanissimi inventa una rapina: due arresti e due denunce
Hanno rubato una cassaforte dalla casa di persone che stavano ospitando una loro presunta complice e poi hanno chiamato i carabinieri inventandosi una storia completamente diversa, ma sono stati scoperti
Due giovanissimi sono stati arrestati dai carabinieri per furto in concorso in abitazione e per simulazione di rapina. Altri due giovani sono stati invece denunciati per le stesse accuse. Si tratta di due trentini appena maggiorenni residenti a Tione e Breguzzo, in val Giudicarie, di una ragazza di Spiazzo Rendena e del fidanzato minorenne di Rovereto. I quattro hanno organizzato una finta rapina i danni della ragazza approfittando del fatto che questa fosse ospite in casa di amici a Riva del Garda. Solo che, in realtà, la ragazza ha fatto entrare nell'abitazione i suoi amici che avrebbero avuto tutto il tempo - circa un paio d'ore - di portarsi via la cassaforte a muro, contenente gioielli e contanti. Poi, una volta usciti i tre amici da casa, la ragazza ha chiamato i carabinieri dicendo di essersi trovata a tu per tu con tre ladri che armati di coltello hanno insistito per entrare in casa obbligandola a desistere. Nel frattempo i quattro ragazzini si erano già liberati della refurtiva, cedendola ad un commerciante 30enne delle Giudicarie, poi denunciato per ricettazione. I carabinieri, insospettiti dal racconto lacunoso della giovane e da alcuni altri elementi hanno fatto presto ad individuare i presunti responsabili. Ora due dei quattro giovani si trovano agli arresti in carcere di Rovereto, mentre la ragazza ed il suoo fidanzato sono stati denunciati. Secondo gli inquirenti, i due giovani in carcere - già noti per alcuni precedenti specifici - sarebbero responsabili anche di altri reati con scasso commessi nella zona del Basso Sarca ai danni di pubblici esercizi.