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Ambiente e Politica

Gestione dei rifiuti, in Trentino serve l’impianto termico. Ma dove farlo?

Sul tema è intervenuto il vicepresidente Mario Tonina. Ischia Podetti l’area più indicata, ma non è l’unica soluzione

Non è più possibile ricorrere alle discariche quindi, anche in Trentino, è necessario trovare altre soluzioni. È questo il punto sul quale è intervenuto il vicepresidente della Provincia e assessore all’ambiente Mario Tonina dopo l’approvazione, giovedì 29 dicembre, da parte della giunta provinciale delle linee di indirizzo per il medio e lungo periodo sul tema della gestione dei rifiuti.

“A seguito dei numerosi incontri promossi sul territorio è emersa la convinzione che anche il Trentino deve trovare soluzioni definitive a questo problema, e deve farlo tanto più urgentemente ora, sia per ragioni etiche, che impongono ad ogni territorio di gestire in maniera autonoma le proprie quote di rifiuti, sia perché non è più possibile ricorrere alle discariche. Sull’impianto da realizzare vedremo di trovare la soluzione ottimale, anche attraverso un ulteriore confronto con il consiglio delle autonomie locali. Sono certo però che, con il contributo ancora una volta di tutti, sapremo individuare la risposta più efficace sotto il profilo funzionale, ambientale ed economico” spiega Tonina.

Come noto, le gestione della filiera dei rifiuti indifferenziati e degli ingombranti presenta non poche criticità, ed è per questo che Appa, ha redatto un documento con le varie tipologie di gestione dei rifiuti urbani. Tra tutti gli scenari possibili, l’impianto termico provinciale appare la scelta più indicata. Come spiega la Provincia, “in questo modo si potrà chiudere responsabilmente il ciclo dei rifiuti urbani non differenziati nel territorio provinciale, raggiungendo un’autosufficienza impiantistica, senza subire ulteriormente l’andamento del mercato, con una conseguente riduzione del costo di gestione del proprio rifiuto e con la certezza del suo recupero energetico a beneficio della collettività locale”.

L’area ad ora considerata più idonea è Ischia Podetti, ma le porte restano aperte anche ad altre possibili destinazioni per l’impianto, come conferma Tonina: “Non escludiamo la possibilità di valutare nuove aree sulla base di proposte provenienti dal mondo imprenditoriale, da attivarsi attraverso eventuali forme di manifestazione di interesse alla realizzazione di impianti di recupero/riciclo dei rifiuti urbani. Un contributo importante potrà venire anche dal confronto con i comuni del  territorio, che avvieremo immediatamente”.

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