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Cronaca

Psicologi in Trentino: 40% in più in 5 anni, solo l'1% è disoccupato

Gli iscritti all'Ordine sono oggi 670, un terzo gli under 35. Il 7% svolge la professione nell'ente pubblico ed il 60% in proprio. Il Corso di Laurea a Rovereto ha fatto registrare un "boom" in Trentino ma anche a livello nazionale gli psicologi sono sempre di più: 90mila dei 300mila di tutta Europa

L'Ordine degli Psicologi del Trentino compie 20 e si riunirà in un convegno il prossimo 14 settembre. L'anniversario è anche occasione per dare qualche dato sulla professione a livello locale: gli psicologi in provincia sono oggi 670 ovvero uno ogni 700 abitanti e negli ultimi 5 anni sono cresciuti del 40%. Una dato che potrebbe essere visto come una "saturazione" dell'ambito professionale ma non sembra essere così. Stando a quanto comunica l'Ordine: "il Trentino offre ancora qualoche chance lavorativa in più rispetto al resto d'Italia: dei 300.000 psicologi d'Europa circa 90.000 sono nel nostro Paese".

Le "Prospettive della psicologia e degli psicologi in Europa, in Italia e nel Trentino”, saranno l'oggetto della tavola rotonda nella mattinata del convegno di sabato, moderata da Luigi Ranzato e a cui prenderanno parte Remo Job, direttore del Dipartimento di psicologia e scienze cognitive dell’Università di Trento, Sara Piazza, vicepresidente dell’Ordine e Katia Castellini, segretaria del consiglio dell’Ordine. Il "boom" in Trentino è sicuramente da mettere in relazione con l'apertura del Corso di laurea a Rovereto: "negli ultimi due anni sono usciti i primi laureati da Rovereto" spiega il presidente dell'ordine Luigi Ranzato "ma un'altro motivo è che oggi assistiamo ad uno sdoganamento della figura dello psicologo, fino a poco tempo fa erroneamente legata solo a patologie cliniche. Oggi invece la psicologia si declina in un ampio spettro di ambiti, che vanno dalla psicologia del lavoro alla selezione del personale, dalla psicologia sportiva a quella scolastica, dove ci sarebbe molto da fare".


Uno sdoganamento che ha portato anche molta confusione nel mondo delle professioni legate alla disciplina: "in un contesto in cui si affollano operatori non professionisti, counselor di tutti i tipi, coach improvvisati, praticoni del benessere psicologico, l'Ordine ha attivato la buona pratica di misurare l’efficacia delle proprie prestazioni psicologiche a favore dei pazienti, attraverso l’utilizzo di questionari CORE OM validati a livello internazionale, che il paziente compila prima, durante e dopo la terapia. Questa modalità è già in parte attivata all’interno dei servizi di psicologia dell’Azienda Sanitaria trentina, e ora vogliamo introdurla anche per tutti quelli che svolgono l’attività privatamente: uno strumento fondamentale".


Dei 670 psicologi trentini più di un terzo ha meno di 35 anni, le donne sono il 73%, più degli uomini ma meno delle loro colleghe nel resto d'Italia che rappresentano in media l'82%. Circa il 60% degli iscritti all'Ordine trentino pratica liberamente la professione, il 20% opera in attività non direttamente legate alla psicologia, come educazione e formazione, il 7% è dipendente pubblico, il 12% svolge un'altra professione e solamente l'1% dichiara di essere disoccupato. 

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