Santa Maria Maggiore: protesta contro l'ordinanza anti-lattine
Protesta a suon di lattine ieri in piazza Santa Maria Maggiore, alle 21 e un minuto, contro l'ordinanza del sindaco Andreatta. Tanti giovani hanno fatto "rifornimento" presso il minimarket di via San Giovanni un minuto prima dell'ora in cui scatta il divieto
Protesta a suon di lattine ieri sera in piazza Santa Maria Maggiore alle 21, ovvero l'ora in cui scatta il divieto di vendita di alcolici da asporto decretato dall'ordinanza entrata in vigore lasettimana scorsa, e attiva fino a fine gennaio, con possibilità di estensione. Gli studenti del collettivo Refresh Lab hanno animato la piazza reclamando più attenzione da parte dell'amministrazione comunale alle esigenze della componente studentesca, parte consistente della vita cittadina troppo poco considerata.
"Il problema del degrado secondo noi si può risolvere, ma non in questo modo, non limitando le libertà dei singoli o andando a colpire le piccole attività commerciali. Si può risolvere ridando vita alle piazze, alle strade, promuovendo la socialità e lo scambio di idee ed esperienze fra le persone" hanno detto i portavoce del collettivo che si sono alternati al microfono. All'interno del flash mob c'è stato spazio anche per un'esibizione dei musicisti del collettivo I Know a Place, che hanno cantato una versione rivisitata della celebre canzone degli Skiantos ribattezzata per l'occasione "Mi piaccion le lattine".
Alla fine della manifestazione la piazza è stata ripulita e lasciata com'è stata trovata, per dimostrare che con qualche accorgimento (da anni la richiesta è quella di sistemare qualche bidone in più per vetro e lattine) la socialità può trovare spazio nella piazza senza trasformarsi in degrado, sciogliendo così l'odioso binomio contestato dagli studenti che hanno eletto da anni il quartiere a punto di ritrovo.