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Cronaca via al desert

Famiglia siriana accolta in Trentino grazie al corridoio umanitario con il Libano

Tra i 30 profughi siriani, da anni in Libano, arrivati ieri a Fiumicino c'è anche una famiglia siriana che sarà ospitata in Trentino

E' arrivata in Trentino una delle tre famiglie siriane accolte ieri a Roma dal viceministro degli Esteri Mario Giro. Un'accoglienza resa possibile dall'accordo sottoscritto nel 2015 da Italia e Libano, e rinnovato per il biennio 2018/2019, destinato a famiglie in condizioni di vulnerabilità. Madre, padre e quattro figli minori di otto anni. Il più piccolo, gravemmente malato, è stato ricoverato ieri all'ospedale del Bambin Gesù.

Si tratta dei cosiddetti "corridoi umanitari": le associazioni italiane inviano sul posto dei volontari che prendono contatto con i profughi nei Paesi interessati dal progetto individuando persone particolarmente bisognose di cure ed accoglienza. In questo caso il "corridoio" è stato aperto per i profughi siriani che si trovavano in Libano già con uno status di rifugiati.

Nel caso specifico uno dei bambini della famiglia ospitata in Trentino è in gravi condizioni di salute e sarà curato nelle strutture del sistema sanitario provinciale. Una delegazione di tre  persone, tra  le quali il consigliere provinciale del PD Mattia Civico, è partita nei giorni scorsi per il Libano, lì ha raggiunto la famiglia siriana che è stata portata in Italia in aereo. 

Dal dicembre 2015 ad oggi sono state circa 1000 le persone arrivate in Italia grazie ai "corridoi umanitari". Il rinnovo dell'accordo prevede l'accoglienza per altre 1000 persone nel biennio 2018/2019. L'accordo internazionale è a sua volta frutto di un altro accordo, sottoscritto dal Govenro Italiano con la Comunità di Sant'Egidio e la Federazione delle Chiese Evangeliche Italiane.

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