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Cronaca Centro storico / Via del Brennero

Scontri al Brennero: processo lampo per i sei arrestati

Sei processi distinti per ciascuno degli arrestati in seguito agli scontri al Brennero di sabato scorso. Tra loro c'è anche una 37enne roveretana. Per tutti l'accusa è di resistenza ed aggressione

Processo per direttissima oggi a Bolzano a carico dei sei arrestati (ma i femati sono stati una quindicina) per gli scontri di sabato scorso al Brennero, durante la manifestazione di protesta contro la barriera austriaca che ha visto la partecipazione di circa 500 antagonisti italiani e stranieri.

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Per tutta la giornata all'esterno del Tribunale di Bolzano una trentina di attivisti hanno esposto uno striscione di solidarietà per gli arrestati: tre italiani di 21, 23 e 44 anni, un croato 26enne e due ragazze, tra cui una 37enne roveretana, detenute presso il carcere femminile di Rovereto. Aggressione e eresistenza a pubblico ufficiale, queste le accuse per le quali i PM hanno richiesto pene per 2 anni e 4 mesi, oltre al foglio di via, nonostante il processo per via direttissima. "Sabri, Miriam, Christian, Nemo, Luca e Stefano liberi" questi i nomi degli arrestati scritti sullo striscione in piazza del Tribunale. 

In seguito ai fermi ed alle perquisizioni le forze dell'ordine avrebbero sequestrato ai manifestanti mazze, martelli,  maschere anti-gas, estintori, bulloni di ferro (foto sul quotidiano Alto Adige, clicca qui). Dura la posizione del Sap, il sindacato di polizia che parla di "precisa intenzione" di attaccare la polizia, al di là dei motivi della protesta. Uno schema già visto: "una questione di forte impatto sociale non risolta dalla politica e lasciata scaricarsi sulla piazza, nelle mani della Polizia, o per meglio dire sulle sue spalle" i legge nella nota del sindacato. 

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