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Cronaca Oltrefersina / Largo Medaglie d'oro

Coronavirus: l'Apss raddoppia i posti, in arrivo un milione di mascherine e i tamponi non si sprecano

Il piano straordinario, di fronte ad un continuo aumento dei contagi, illustrato dal direttore dell'Apss Paolo Bordon

La sanità trentina si prepara ad una riconversione che porterà ad aumentare i posti letto, in particolare quelli di terapia intensiva, a disposizione dei malati di coronavirus. Il direttore dell'Apss Paolo Bordon l'ha chiamata "fase 3". Un piano straordinario, ha detto, preparato da tempo e scattato quando il numero dei contagiati in Trentino ha superato la soglia prevista: 378 i contagiati secondo l'aggiornamento delle ore 14.00 di domenica 15 marzo, 6 purtroppo i decessi. 

I posti a terapia intensiva nell'ospedale di Rovereto, che erano 8 e poi sono stati portati a 10, sono tutti occupati. Il piano prevede l’aumento da 33 a 75 posti per la terapia intensiva (non solo a Trento e Rovereto), da 71 a 123 posti per la pneumologia e l’alta intensità e da 22 a 66 per le malattie infettive, distribuito su tutte le strutture territoriali (Cles, Arco, Tione, Cavalese e Borgo Valsugana), non solo in quelle dei grandi ospedali di Trento e Rovereto. 

"Non siamo arrivati nella fase del picco, dobbiamo dare la massima risposta. Ci siamo preparati per tempo: l'Azienda ha implementato i posti di terapia intensiva, è stata raddoppiata. A Rovereto stiamo usando anche le sale operatorie a disposizione per intubare i pazienti. Per dare un'idea: i posti per malattie infettive normalmente sono 2, adesso saranno 66. Per tempo ci siamo procurati attrezzature necessarie per oltre 600.000 euro, ed aspettiamo consegne in questi giorni per oltre un milione di euro" ha detto il direttore Bordon

Il riferimento è alla carenza di mascherine, una carenza che potrebbe mettere a rischio il personale sanitario e quindi avere effetti a cascata sulla popolazione. Bordon rassicura: "L'azienda prima dell'emergenza è riuscita ad assicurarsi un certo numero di mascherine: in una settimana abbiamo distribuito 110.000 mascherine, 21.000 cuffie, 8.550 mascherine con filtro e 3.900 mascherine per rianimazione. Normalmente consumiamo circa 2.000 mascherine al giorno, in questo momento ne usiamo 17.000. Ma abbiamo scorte per almeno 2 settimane, ma in questi giorni aspettiamo la consegna di un milione di mascherine". 

Com'è stato detto i tamponi vengono risparmiati: si fanno alle persone sintomatiche, ma i sintomatici che hanno avuto contatti accertati con dei contagiati vengono a loro volta conteggiati come malati senza essere sottoposti al tampone. Viceversa c'è il rischio di "sprecare" tamponi su soggetti asintomatici che, pur essendo contagiati, possono non dare esito positivo al test, soprattutto nei primi giorni di incubazione. Il protocollo, è stato specificato, è condiviso con l'Istituto Superiore di Sanità.

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