A che punto è la liberalizzazione delle poste in Trentino?
Il CRTCU, Centro consumatori di Trento, ha confrontato prezzi e tempi dei tre soggetti attualmente presenti in Trentino. L'alternativa all'ex monopolio non è però facile da trovare, molti non ne conoscono nemmeno l'esistenza. "La poca concorrenza è causa di disservizi" commenta il direttore Biasior
Non è solamente la chiusura degli uffici postali in Trentino a preoccupare, ma anche la qualità del servizio in generale. A fare i conti è il Centro Tutela Consumatori di Trento che ha confrontato prezzi e tempi di consegna dell'azienda ex statale con quelli di altri due servizi postali privati presenti in Trentino. Risultato: con altri altri servizi si può arrivare a rispparmiare 1,2 euro per lettera, nell'esempio spedita da Pergine e recapitata a Trento il giorno dopo. Tutti i dettagli della ricerca sono disponibili a questo link: clicca qui..
La vera domanda però è la seguente: è possibile ad oggi utilizzare altri servizi postali in Trentino? Ovvero, a che punto sono le liberalizzazioni? Esiste ancora il monopolio? “Siamo ancora lontani da una reale concorrenza - spiega il direttore del CRTCU Carlo Biasior - anche se è importante far sapere agli utenti che l’alternativa esiste e, che, a fronte di una maggiore domanda è probabile che i servizi offerti dai concorrenti vedano un ampliamento".
Cosa fare dunque in caso di ritardi o altri disservizi? "Ricordiamo che esistono strumenti per tutelarsi in caso di disservizio: la carta della qualità dei prodotti postali, poco pubblicizzata prevede risarcimenti per ogni singolo disservizio e l’accesso ad un protocollo di conciliazione paritetica con le associazioni dei consumatori o, in caso di mancata conciliazione, una seconda opportunità davanti all’Autorità garante per le comunicazioni”.