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Cronaca

Scontri, la polizia locale: "Basta con gli attacchi gratuiti"

Il presidente di Anvu respinge le critiche e denuncia mancanza di uomini e protezioni adeguate per interventi in situazioni di rischio. Volete i vigili che fanno le multe o quelli che combattono la criminalità?

"I recenti fatti occorsi nello scorso fine settimana hanno acceso i riflettori sul problema sicurezza urbana. Molte le voci che hanno espresso opinioni sull’accaduto. E’ palese che accadimenti di questa natura lasciano tutti attoniti. I cittadini vedono frantumarsi l’idea di poter continuare a vivere in un“isola felice” e mille sono le voci che si esprimono nei più disparati modi". Inizia così la nota con cui l’Anvu (Associazione della polizia locale del Trentino che conta 200 iscritti), interviene sui recenti fatti di cronaca che hanno visto protagonisti gruppi di immigrati centro africani, perlopiù rifugiati politici, e tunisini. 

"Siamo sconcertati di fronte a talune affermazioni, che tutto sono fuorché corrispondenti alla realtà, e altrettanto stupefatti e dispiaciuti lascia, ma non stupisce, il mancato riconoscimento, da parte degli Amministratori, dello sforzo sostenuto, di concerto con le Forze di Polizia dello Stato.
Ciò premesso, nella giornata di venerdì sono stati impegnati nelle zone interessate dai tumulti 7 operatori di polizia locale, con un responsabile che coordinava il gruppo; nella giornata di sabato, sempre in Piazza Dante, erano presenti 14 operatori e due Commissari, mentre nella giornata di domenica non era possibile avere presenza di personale in Piazza Dante perché circa 30 operatori sono stati impegnati sul territorio per una manife-stazione sportiva, per la quale era assolutamente necessario essere presenti. C’è da interrogarsi se la Polizia Locale debba essere precipuamente impegnata per compiti di ordine pubblico, per i quali comunque la legge ci ve-de in qualità di “ausiliari”, oppure essere impiegati nello svolgimenti di servizi che l’attuale quadro normativo ci assegna come prioritari, quali esemplificando, i servizi di polizia stradale", scrive il presidente Marco Demattè.
 
La nota continua: "Preme evidenziare che le Forze di Polizia dello Stato sono intervenute con le dovute dotazioni tecniche, per la tutela della propria incolumità fisica, essendo preposte per legge alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubbli-ca; il Corpo della Polizia Locale, che ricordiamo ha recentemente subìto una drastica riduzione dell’organico (ca. 20 unità), pur avendo competenze di concorso nel mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica (art. 5 legge 7/3/1965 sull’ordinamento della polizia municipale), si è fatta trovare a svolgere il proprio compito di supporto alle altre forze di polizia , pur non disponendo degli strumenti di autotutela che costituiscono dota-zione delle Forze di Polizia Nazionali.
Anche a Trento forse è passato il momento delle “questioni di principio”. Premesso che non possiamo svolgere compiti che non ci spettano, per dare sicurezza alla popolazione è necessario in primis che gli operatori di P.L. siano posti nella condizione di operare a fianco delle altre forze dell’ordine nei servizi coordinati disposti dalla Questura. E’ recente e ancora viva nella memoria una vivace discussione in Consiglio Comunale, avente ad oggetto l’armamento degli appartenenti alla polizia locale, in cui sono fioccati emendamenti che hanno inequivocabilmente evidenziato come l’argomento, ancora una volta, sia stato strumentalizzato dalla “cattiva” politica, che finge di non conoscere la differenza fra i compiti di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, attribuiti senza equivoci alle Forze di Polizia dello Stato, ed i compiti di polizia amministrativa spettanti alle polizie locali, e qu-sto a discapito di quelle che sono le esigenze di sicurezza e tutela degli operatori. Qualcuno, al tempo, nell’aula testualmente disse: "...SUPERFLUO IN UNA CITTA' COME TRENTO; ...ASSOLUTAMENTE INGIUSTIFICATO."
 
"Riteniamo non condivisibili, ora come allora, queste opinioni e pensiamo sia urgente affrontare l’argomento, signori Amministratori, in ordine a come volete organizzare per il futuro la vostra Polizia Locale. Volete i vecchi “vigili” che fanno le “multe” al Codice della Strada e alle immondizie, che si occupano degli abusi edilizi e della tutela dell’ambiente? Bene. Volete la Polizia Locale che, viceversa, svolge tutt’altri compiti, principalmente indirizzati al controllo del territorio e alla sicurezza urbana? Bene. Posto che non è possibile fare entrambe le cose si rende necessario operare scelte chiare, e sulla base di queste mettere il personale nelle migliori condizioni per poter operare. Quindi basta agli attacchi gratuiti di taluni consiglieri di maggioranza ai quali mancano evidentemente informa-zioni su ciò che facciamo, su ciò che quotidianamente ci viene richiesto, ma - a quanto pare - anche sulle deci-sioni politiche prese da loro stessi sulle nostre teste".

 

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