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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Via Giannantonio Manci

Raccolte 2.300 firme per mantenere la riabilitazione a Villa Igea

Le cure dell'Unità operativa di medicina fisica devono rimanere a Trento e non finire al Villa Rosa di Pergine come prevede la riorganizzazione del sistema sanitario. Lo chiede una petizione popolare dell'Anteas

Le cure dell’Unità operativa di medicina fisica e riabilitazione devono rimanere a Trento e non finire al Villa Rosa di Pergine come prevede la riorganizzazione del sistema sanitario. Lo chiede una petizione popolare consegnata oggi a Palazzo Trentini al presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti e sostenuta dalle firme di 2.347 cittadini. A raccoglierle soprattutto nei circoli pensionati e anziani è stata la sezione trentina di Anteas Fnp Cisl, associazione nazionale della terza età attiva per la solidarietà. 

"Questo servizio di base – ha spiegato a Dorigatti il referente della petizione Giuseppe Gardumi – non va spostato a Pergine per non penalizzare gli oltre 250-300 pazienti quotidiani di Villa Igea, il 90% dei quali proviene da Trento e dintorni. Ad aver bisogno che l’Unità operativa rimanga in città sono molte persone anziane ma anche bambini e ragazzi, alcuni dei quali in carrozzella: la vicinanza del centro per le cure fisio-riabilitative permette loro di seguire trattamenti che durano in media 15-20 giorni e occupano ogni volta poche decine di minuti".
 
Sarà ora l’Ufficio di presidenza dell’assemblea legislativa ad esaminare per primo il testo e a trasmettere poi la petizione alla commissione consiliare competente inviandone copia anche alla giunta e a tutti i consiglieri. L’esame della commissione si concluderà entro 6 mesi con una relazione al consiglio, alla giunta e dando comunicazione agli interessati dell’esito della richiesta.
 
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