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Cronaca Levico Terme

A pesca di bombe nel lago di Levico, arrestato per detenzione abusiva di munizioni

Nella mattina di ieri un 54enne vicentino avrebbe "pescato" dal fondo del lago 15 ordigni della prima guerra mondiale, ad attenderlo a riva i carabinieri: nonostante fossero da quasi un secolo sott'acqua le bombe erano pronte ad esplodere, lui è stato arrestato per detenzione e porto abusivo

I Carabinieri si trovavano sul posto per il ritrovamento del cadavere sulla riva del lago di Levico, ieri verso le ore 13 quando sono stati allertati da alcuni passanti che avevano notato una strana attività sulle acque del lago: un uomo a bordo di un pedalò con una sorta di canna da pesca, issava a bordo strani oggetti. Ad attenderlo all'ormeggio i carabinieri di Borgo Valsugana: l'uomo, vicentino di 54 anni,  stava scendendo a riva in un punto nascosto del lago ed alla vista dei militari ha gettato in acqua un sacchetto con il misterioso contenuto. Fatto recuperare dai Vigili del Fuoco di Levico, i carabinieri hanno potuto constatare che i sacchetto conteneva ordigni bellici, pescati dal fondo del lago dall'uomo con un magnete. 


Il "bottino" era composto da 6 bombe a mano italiane e 3 austriache, una bomba da mortaio francese e 5 bombe da fucile austriache, tutte riconducibili al primo conflitto mondiale. Gli ordigni erano in cattivo stato di conservazione e molto instabili, pronte ad esplodere. Per questo motivo sono state affidate agli artificieri dell'Arma di Bolzano, accorsi sul luogo, che li faranno brillare in condizioni di sicurezza. L'uomo è stato invece arrestato per detenzione e porto abusivo di munizioni da guerra, risponderà all'Autorità giudiziaria nel processo per direttissima fissato per lunedì mattina. 

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