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Lunedì, 29 Aprile 2024
La decisione del Tribunale

Processo Perfido, Giuseppe Battaglia potrà tornare a lavorare

L'uomo è stato autorizzato a rientrare in Trentino

La Corte d’assise del Tribunale di Trento ha alleggerito la pena nei confronti di Giuseppe Battaglia, l’uomo condannato a dodici anni di reclusione nell’ambito del processo Perfido sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Trentino.

Lo scorso 27 luglio Battaglia era stato punito con la condanna più alta fra tutti gli otto imputati del processo: secondo i giudici, infatti, avrebbe rivestito il ruolo di “iniziatore” dell’infiltrazione. La corte però ha accolto l’istanza presentata dai suoi avvocati: l’uomo quindi non dovrà più scontare i dodici anni ai domiciliari a casa della sorella (in Piemonte), ma potrà tornare in una delle sue abitazioni a Ospedaletto, comune della Valsugana. Battaglia ha inoltre ottenuto l’autorizzazione a lasciare la casa per recarsi al lavoro in una ditta di Pergine Valsugana attiva a Fornace, e dovrà attenersi all’obbligo di firma alla stazione dei carabinieri ogni settimana nelle giornate di sabato e domenica.

Il Pubblico Ministero ha espresso un parere negativo sulla decisione della Corte, sottolineando il ruolo cruciale che Battaglia avrebbe ricoperto nell’infiltrazione mafiosa in Trentino insieme alla moglie Giovanna Casagranda e al fratello Pietro. 

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